Piemonte
Mensa scolastica, esposto alla Corte dei Conti: Torino la città più cara
Ironizzando si potrebbe dire che le famiglie dei bambini torinesi che mangiano nelle mense pagano anche l’aria. Costi. Troppi. Che rendono Torino la città più cara d’Italia. E’ da questo dato che parte l’esposto alla Corte dei Conti presentato da alcuni genitori del comitato Caro mensa, che nei mesi scorsi ha vinto la battaglia per riconoscere il “diritto al panino” nelle mense scolastiche.
Le famiglie torinesi pagano anche l’acqua. Del rubinetto. Costo che si aggiunge anche a quello del toner delle stampanti dell’assessorato. Finanche alla fattura del dietologo del Regina Margherita che decide il menu delle scuole. Totale? Sette euro per pasto singolo.
Dati alla mano, spiega la Stampa, una famiglia torinese che si trova nella fascia Isee più alta paga “263 euro al mese, contro i 113 di Milano, i 173 di Trieste, i 211 di Verona, i 215 di Firenze 215 o i 228 di Modena”. Cifre che si spiegano perché tra i costi accollati alle famiglie ci sono anche quelli “indiretti” che il Comune ha messo a carico delle famiglie.
Non solo. Sono diversi i costi indiretti che non dovrebbero rientrare in quelli della mensa, quantificati in 12 milioni di euro: si va dai 450mila euro che riguardano i pasti consumati dagli insegnanti che, di regola, sono a carico del Ministero dell’Istruzione, a quelli degli addetti alla distribuzione dei pasti e al controllo dei bambini: altri 480mila euro.
Di più: si aggiunge un milione e mezzo per il costo delle spedizioni dei bollettini di pagamento alle famiglie morose e per il servizio di riscossione. Costo che lievita costantemente perché aumenta di giorno in giorno e non solamente quando la famiglie viene sanzionata.
Poco più di un milione, poi, riguarda le utenze: la cancelleria, il gas, la luce e l’illuminazione della sede di via Bazzi; un altro milione è stato calcolato per l’acquisto di 306 cucine, 197 forni, 189 frigoriferi, 184 lavastoviglie, 169 pentole e 173 banconi termici.
Altro? Sì. Quasi 6 milioni di euro ( 5 milioni e 900 mila per l’esattezza) come costi di personale: stipendi dell’assessorato calcolate in base alle ore che dedicano ogni giorno alle mense.
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