Cronaca
Lapietra: gli ormeggi di Valentino e Valentina erano stati controllati il 24 novembre
L’assessora Maria Lapietra ha fatto una comunicazione relativa al naufragio dei battelli turistici Valentino e Valentina nel corso del consiglio comunale odierno. I due battelli si sono prima staccati dai loro ormeggi schiantandosi contro il ponte della Gran Madre, poi, nel tentativo di recupero, Valentina è affondato. Infine è riemerso ed è stato messo in sicurezza in attesa del recupero.
Questa la comunicazione di oggi dell’assessora Lapietra
Dopo che i battelli Valentino e Valentina sono stati trascinati contro il ponte Vittorio Emanuele I, si è attivato l’intervento per spostarli, in vista dell’ulteriore ondata di piena. L’intervento è stato coordinato dai Vigili del Fuoco con la partecipazione di personale GTT e di una ditta privata. Il battello Valentino è stato recuperato e messo in sicurezza con catene, l’altro natante si è rovesciato e, trascinato sotto il ponte, si è poi inabissato alla Diga del Meisino. I Vigili del Fuoco hanno collocato una boa di sicurezza in corrispondenza del relitto ed ora si valuterà quali interventi saranno da effettuare per recuperare lo scafo. GTT ha formato una commissione d’inchiesta, in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino e Motorizzazione di Milano (competente per i certificati di navigazione).
Al momento, non è verificabile lo stato delle strutture di attracco e degli ormeggi, che erano stati rafforzati il giorno 24.11. Gli imbarchi, così come i battelli (coperti da assicurazione), sono proprietà della Città di Torino e gestiti da GTT. Dopo l’acquisizione dei due nuovi battelli, nel 2011, GTT aveva consultato il Politecnico e quindi sostituite le bitte di ormeggio con nuove bitte da Marina, sulle quali erano state effettuate prove di carico nel 2014. Ogni battello era fissato con quattro cime marine, oltre che da un’ancora posizionata a monte del peso di 12 tonnellate (anch’essa trascinata dalla corrente per circa venti metri).
Le cause di quanto accaduto saranno individuate dall’apposita Commissione d’inchiesta. Resta il fatto che il livello dell’acqua è cresciuto con grande rapidità e con forza eccezionale, tanto che lo stesso palo di ormeggio è stato trascinato via. Il distacco dei battelli è stato forse causato da un ammasso di tronchi e rami schiantatosi contro di essi. In ogni caso siamo in attesa di poter effettuare il sopralluogo al punto d’imbarco e ormeggio dei Murazzi.
I battelli non erano mai stati rimossi dall’imbarco durante gli episodi alluvionali del passato, né GTT dispone dei relativi mezzi.
Occorrerà almeno un mese per avere delle risposte dalla Commissione di inchiesta. Dal video citato risulta come dal distacco delle imbarcazioni al loro impatto contro il ponte siano trascorsi pochissimi minuti e non è stato possibile fermare il traffico prima della collisione. Nella notte sono state effettuate le chiusure dei ponti più a rischio, quanto avvenuto al mattino, sotto gli occhi di tutti, era un evento imprevisto.
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