Il Circo Zen a Hiroshima Mon Amour

Con ormai una lunga carriera alle spalle, ben otto dischi, un ep, da quasi vent’anni sulla strada, The Zen Circuss sono tornati a Hiroshima Mon Amour, locale con cui negli anni hanno stabilito un vero e proprio rapporto d’amore. E anche con il pubblico torinese che non perde occasione per fare un sold out, come ieri sera per celebrare il loro nuovo e nono album di inediti, “La Terza Guerra Mondiale”.

C’è molto power pop in questo album, unito al folk-punk che li ha resi celebri, che esplode nel loro nuovo live act, la solita straripante energia ed un quarto elemento, una seconda chitarra, vera novità dello storico trio pisano, formato da Appino, voce e chitarra e salti sul pubblico, Ufo, basso e storie varie e Karim, eroe della batteria, dei pettorali e elemento carismatico della band.

Il nuovo disco ed il nuovo show incarna alla perfezione la nuova provocazione lanciata dal Circo Zen col suo nuovo disco: “Rapiti dal bisogno di esistere, che il mondo digitale non sa soddisfare, non sappiamo più accorgerci di quello che ci sta attorno.” E’ una forma di frustrazione che colpisce un po’ tutti noi e che in qualche modo cerchiamo di esorcizzare, ieri sera lo abbiamo fatto con loro, la loro musica ed energia. Tra i brani del nuovo album “La terza guerra mondiale”, “Ilenia”,“Pisa Merda” e altri, sono immancabili i loro grandi classici “Canzone di natale”, “Andate tutti affanculo” e sul finale “Nati per subire” e “Viva”.

Oltre due ore di energia ed adrenalina allo stato puro, impreziosite dal delicato ed apprezzabile opening act ad opera di Erin K.

La stagione di Hiroshima entra nel vivo, con la serata “A Torino non si scherza un cazzo” con laBandaKadabra, Guido Catalano e altri ospiti, ma è nelle prossime settimane che avremo i grandi concerti, tra cui ricordiamo “Raphael Gualazzi” il 21 al Teatro Colosseo, il 24 ad HMA “I Ministri”, “Mellow Mood” il 25, a dicembre, il primo, l’atteso concerto di “Motta”, il 2 “Thegiornalisti” e molte altre date nell’anno nuovo.

Maggiori informazioni sul sito www.hiroshimamonamour.org.

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