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Cronaca

Vercelli, presi i truffatori del ‘falso corriere’

Redazione Quotidiano Piemontese

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Pochi giorni fa la polizia di Vercelli ha denunciato due persone per una truffa realizzata ai danni di un negozio Swarovski. Più nello specifico, nella tarda mattinata del 19 ottobre, la titolare del negozio ha ricevuto la merce in consegna. Alcuni minuti dopo un secondo corriere, che poi si scoprirà essere un impostore, si è presentato in negozio chiedendo alla commerciante di restituire la merce appena ricevuta poiché c’era stato un errore nella consegna. La donna ha  consegnato gli scatoloni al soggetto che si è allontanato a piedi. Solo nel pomeriggio, dopo aver contattato gli uffici della ditta di spedizione, la donna ha realizzato di essere stata truffata.

Dopo la denuncia, gli investigatori hanno iniziato ad analizzare le immagini dei sistemi di videosorveglianza del Comune e di alcuni esercizi commerciali della zona interessata. E’ quindi stato individuato il finto corriere che, poco dopo essere uscito dal negozio, era stato raggiunto da un secondo soggetto. I due avevano poi raggiunto due veicoli lasciati in sosta in piazza Zumaglini. Proprio da questi due mezzi, un furgone bianco ed un’utilitaria scura, e ad una serie di controlli incrociati nelle banche dati in uso alle forze dell’ordine, è stato possibile risalire a dei pregiudicati che agiscono con il metodo del ‘finto corriere’ in tutto il Nord Italia.

In particolare, il modus operandi è sempre stato il seguente: uno dei malfattori aiuta un corriere nella consegna di colli presso un negozio; il corriere ritiene si tratti di un collaboratore del negoziante, il negoziante invece ritiene che si tratti di un aiutante del corriere. Alcuni minuti dopo arriva in negozio un secondo soggetto, presentandosi come un collega di quello precedente: in quell’occasione si fa consegnare i colli, sostenendo vi sia stato un errore di consegna. Nel caso in esame la visita del secondo corriere è stata anche preceduta da un telefonata. Subito dopo, acquisita la merce, i soggetti si dileguano. I due autori, R.C. classe 1953 e M. E. classe 1974, che nel frattempo, colti in flagranza di reato per un successivo caso analogo, sono finiti nel carcere di San Vittore a Milano, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Vercelli per il reato di truffa.

 

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