Cronaca
Affittava terre ‘all’insaputa dei proprietari’ per ottenere fondi pubblici: denunciato un agricoltore astigiani
I carabinieri di Cortemilia hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Asti un imprenditore agricolo 50enne della zona poiché ritenuto responsabile di truffa aggravata per ottenere fondi pubblici e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Dopo un’articolata attività di indagine, i militari hanno accertato un vero e proprio sistema architettato ai danni dell’Unione Europea, per un importo complessivo accertato di circa 30 mila euro di contributi indebitamente percepiti dall’indagato. È infatti emerso che, nel periodo compreso tra il 2008 ed il 2015, attraverso falsi contratti d’affitto di terreni agricoli in Alta Langa, il denunciato otteneva compensi per essersi impegnato a sviluppare il sistema agricolo della zona. Inoltre incrementava notevolmente le proprie spettanze di gasolio agricolo, cioè di carburante soggetto ad una tassazione agevolata.
In realtà, come hanno poi evidenziato i carabinieri, i terreni agricoli interessati venivano affittati all’insaputa dei legittimi proprietari, fino ad ora i militari ne hanno identificato una dozzina.
Un sistema degno del noto film “Totò Truffa”, nello sketch in cui l’attore vende la Fontana di Trevi ad un turista italo-americano, in questo caso però con l’aggravante di avere frodato un ente pubblico.
Le indagini sulla vicenda, condotte dai carabinieri di Alba e Cortemilia, proseguono per verificare se l’imprenditore scoperto possa avere messo a segno altre frodi con lo stesso modus operandi o se il metodo criminoso venuto a galla sia una prassi illegale diffusa nelle colline albesi.
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