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Cronaca

Pubblicate le motivazioni dell processo amianto in Olivetti: i dirigenti responsabili sui decessi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono state pubblicate le 170 pagine delle motivazioni della sentenza di primo grado sul processo per le morti d’amianto alla Olivetti di Ivrea. Il giudice Elena Stoppini le ha depositate questa mattina dopo la condanna di tredici imputati, compresi i vertici dell’azienda come Carlo De Benedetti, il fratello Franco e l’ex ministro Corrado Passera.

Secondo le motivazioni: “Il processo ha ampiamente dimostrato l’utilizzo di talco contaminato da tremolite sino al 198 che non venne immediatamente sostituito, ma rimase in uso quanto meno sino alla primavera del 1986.La tempestiva valutazione del rischio amianto e la conseguente adozione di idonee misure di prevenzione avrebbe eliminato o, per lo meno ridotto, l’esposizione delle persone offese alle fibre tossiche e conseguentemente impedito, o quanto meno ritardato, l’insorgenza delle patologie correlate all’asbesto.  Risulta ampiamente provata l’effettiva titolarità in capo a Carlo De Benedetti, Franco Debenedetti e Corrado Passera  della figura di datori di lavoro, titolari di pertinenti poteri e connesse responsabilità nella specifica materia in esame. E’ ampiamente provato l’omesso o negligente esercizio di tali poteri che, se correttamente dispiegati, avrebbero avuto effetto impeditivo degli eventi lesivi verificatisi”.

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