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Piemonte

Chiamparino e Pentenero: “Sul panino a scuola serve una legge nazionale”

Redazione Quotidiano Piemontese

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“E’ necessario un intervento legislativo di carattere nazionale”. E’ quanto sostengono il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e l’assessora all’Istruzione, Gianna Pentenero, riguardo il diritto al panino a scuola.Le dichiarazioni dopo le decisione del tribunale civile di Torino di respingere il reclamo del Miur contro la decisione di un giudice che aveva riconosciuto alle famiglie il diritto di mandare i bambini a scuola portandosi il pasto da casa.

“Prendiamo atto con preoccupazione – hanno affermato Chiamparino e Pentenero – del nuovo pronunciamento del Tribunale di Torino sul pasto domestico. La Regione Piemonte ha già sottolineato in più occasioni il rischio che le sentenze della magistratura possano mettere in discussione l’universalità del servizio mensa e la funzione pedagogica, sociale e di educazione alimentare di cui è portatrice. Siamo fermamente convinti che il tema dei costi troppo elevati della ristorazione scolastica non possa essere affrontato smontando una conquista raggiunta. Per questa ragione, considerando le conseguenze che la nuova decisione del Tribunale avrà sull’organizzazione delle scuole e il carattere ormai nazionale che la questione ha assunto, riteniamo indispensabile avviare un confronto sul tema con il Ministero dell’Istruzione”.

“E’ necessario – hanno poi sostenuto presidente e assessora – un intervento legislativo di carattere nazionale che colmi il vuoto normativo messo in evidenza dalle decisioni della magistratura. Intanto, in attesa della sentenza definitiva della Corte di Cassazione a cui il Ministero ha manifestato l’intenzione di presentare ricorso, proponiamo a Comuni e autoritàscolastiche di costituire un tavolo comune per monitorare la situazione, anche con particolare attenzione al tema della responsabilità di dirigenti e insegnanti, e predisporre eventuali interventi utili a rendere funzionale l’organizzazione scolastica e a ridurre al minimo i disagi di scuole e famiglie”.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta: “Non esiste un diritto costituzionale al panino, prima vengono l’equità e la salute. Siamo dalla parte di chi utilizza il sistema della mensa pubblica, rispettando i diritti di una minoranza ma dicendo chiaramente che abbiamo il diritto e il dovere di difendere la maggioranza che utilizza il sistema della mensa pubblica. Se c’è un problema di tariffe, di qualità, di gradimento del servizio possiamo incrementare le attività di verifica e controllo e siamo disponibili a un confronto con i genitori. Ma bisogna sapere che di fronte a noi c’è il rischio di rompere il principio della solidarietà in nome dell’individualismo mettendo in moto un meccanismo che sarà difficile da arrestare e che dalla mensa pubblica potrà intaccare altri servizi di carattere generale finendo con il far prevalere gli interessi dei più forti”.

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