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Piemonte

Giuseppe Delfino, lo schermitore piemontese che vinse le Olimpiadi prendendosi le ferie

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il 10 agosto del 1999 moriva per un attacco di cuore Teresio Delfino  uno dei grandi della scherma italiana, talento straordinario della spada. Delfino era nato a Torino nel 1921 e aveva iniziato a tirare di scherma presso la palestra FIAT di Torino, sua città natale. A causa della seconda guerra mondiale fu costretto ad interrompere l’attività agonistica per partire al fronte nella Xª MAS.

Dal 1950 entrò a far parte della nazionale italiana di scherma, con la quale vinse di tutto: campione del mondo nella spada a squadre nel 1950, 1953, 1954, 1955, 1957 e 1958; olimpionico nella spada a squadre nel 1952, 1956 e 1960. Ai Giochi olimpici di Roma 1960 vinse la medaglia d’oro nella spada individuale, in quelli di Tokyo del 1964 la medaglia d’argento nella spada a squadre. Vinse anche quattro titoli individuali ai Campionati Italiani assoluti di spada. Delfino era un dilettante vero: lavorava in fabbrica, prima alla FIAT e poi alla Michelin e si allenava nel tempo libero. Per partecipare a tornei e campionati utilizzava i giorni di ferie dell’azienda. Alle olimpiadi di Roma fu costretto a rinunciare ai festeggiamenti per l’oro, poiché l Fiat non gli concesse altri giorni di ferie.

Conclusa la carriera di atleta, divenne dirigente sportivo come presidente del Club Scherma Torino e poi del Circolo Scherma Ivrea, di cui fu presidente fino alla morte che oggi lo ricorda nel suo nome.

 

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