Piemonte
Dopo gli arresti per gli appalti del terzo valico Legambiente chiede alla Regione di intervenire per tutelare i cittadini del basso Piemonte contro ‘Ndrangheta
Dopo gli arresti legati alla gestione all’inchiesta Alchemia condotta dalla Procura di Reggio Calabria, che svela un intrico di interessi della ‘Ndrangheta nei sub-appalti per la realizzazione del “Terzo Valico dei Giovi” Legambiente interviene con la presidente nazionale Rossella Muroni
Davanti a occasioni ghiotte come grandi infrastrutture e grandi eventi il crimine economico e quello mafioso fanno squadra per massimizzare i profitti e per arrivare l’uno dove non riesce l’altro. Dal Mose di Venezia all’Expo per arrivare all’ultima inchiesta Alchemia, è orami chiaro che siamo di fronte ad un fenomeno, diffuso in tutto il Paese e caratterizzato dall’intreccio di politica, mafie, corruzione e opacità , che impoverisce e danneggia la Penisola sul piano economico, politico, culturale e ambientale. Per sradicare la corruzione che pervade il settore dei lavori pubblici, occorre una reazione forte e immediata da parte di tutti, in primis delle istituzioni e da chi ha responsabilità politiche, ma servono anche controlli più efficaci e una rinnovata cultura della prevenzione.
Sempre sul temaFrancesca Gramegna, direttrice Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Paola Lugaro, Presidente del Circolo Legambiente Val Lemme:
Indipendentemente dalla nostra posizione di contrarietà al Terzo Valico e, più in generale, al sistema delle Grandi Opere, per gli svariati motivi che andiamo da anni ripetendo, ci lascia ancor più sconcertati il silenzio rumoroso delle istituzioni, la Regione Piemonte in primis che, a tre giorni da quanto accaduto non è ancora intervenuta a dissipare l’incresciosa sensazione da parte dei cittadini del basso Piemonte di vivere in una sorta di territorio franco, dove la ‘Ndrangheta si è agevolmente radicata apparentemente senza alcuna difficoltà e senza ostacoli politici e culturali: la criminalità organizzata colma i vuoti e le lacune di uno Stato di diritto assente, la politica e le Istituzioni piemontesi non hanno davvero nulla da dire di fronte a quanto accaduto?
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