Seguici su

Cronaca

Arrestato l’imprenditore Guido Veneziani per il fallimento della Rotoalba, le accuse bancarotta fraudolenta e false comunicazioni sociali

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

L’imprenditore Guido Veneziani è stato arrestato a Milano dalla guardia di finanza di Cuneo nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Asti per il fallimento della RotoAlba s.r.l., stamperia in provincia di Cuneostoricamente nota per aver stampato i giornali dei Paolini, compresi Famiglia Cristiana, che ha lasciato senza lavoro 133 lavoratori. L’imprenditore era diventato noto al grande pubblico per  avere partecipato senza successo nel 2014 al tentativo di rilancio dell’ Unità.

Guido Veneziani si trova ora nel carcere di Asti con le accuse di bancarotta fraudolenta patrimoniale, distrattiva e preferenziale aggravata dall’entità del dissesto e false comunicazioni sociali. Nell’ambito della stessa inchiesta sono finite agli arresti domiciliari altre due persone, soci di Veneziani nella Guido Veneziani Editore. Si tratta d Gianmaria Basile, socio storico di Veneziani, e di  sua sorella, Patrizia Basile.   Altre cinque persone risultano indagate nello stesso procedimento.

Le ipotesi delittuose avanzate hanno comportato l’apertura di un fascicolo penale e l’avvio di indagini, coordinate e dirette dalla Dr.ssa Laura Deodato, P.M. preso la Procura della Repubblica di Asti, ed eseguite anche mediante l’ausilio di indagini tecniche, nei confronti di diversi soggetti a vario titolo connessi alla gestione ed al management della società verificata. In tale ambito, nel corso di numerose perquisizioni presso le sedi delle società riconducibili al “gruppo Guido Veneziani Editore” sono stati acquisiti importanti elementi indiziari volti a corroborare le accuse mosse in relazione di cui sono imputati Veneziani e soci. Le prove acquisite e l’ingente debito tributario accumulato hanno permesso alla Procura della Repubblica di Asti di avanzare al Tribunale una motivata richiesta di fallimento nei confronti dell’azienda.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese