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Cronaca

Obbligo di firma anche per la 71enne attivista No Tav Marisa Meyer. E la foto (postata dai 99 Posse) spopola su Facebook

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Solo un paese malato impone l’obbligo di firma ad una signora di 70 anni solo perché è un’ attivista#notav. Signora Marisa noi siamo con te!”. Firmato: 99 Posse.
La foto, rilanciata dalla pagina ufficiale dei 99 Posse, sta riscuotendo notevole successo su Facebook: la signora in primo piano è Marisa Meyer, 71anni, attivista No Tav, che, insieme ad altre 22 persone, da martedì 21 giugno, dopo un’operazione della Digos,  è stata raggiunta da misure restrittive (nove delle quali agli arresti) per fatti che risalgono al 28 giugno scorso, quando alcuni attivisti No Tav agganciarono delle funi alle recinzioni del cantiere cercando di abbatterle.

La Meyer è stata identificata su un furgone che quel giorno, secondo l’accusa, è servito come supporto logistico durante gli attacchi. Di parere opposto lo difesa che sostiene che la “nonna”  No Tav sarebbe salita a bordo solamente per avere un passaggio dato che avrebbe problemi di deambulazione.

Saranno gli inquirenti ad accertare i fatti. Nel frattempo, però, le polemiche, non si “arrestano”.

Ecco alcuni commenti comparsi sulla pagina dei 99 posse

 

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