Ambiente
Bikepride Torino: la bicicletta muove le persone e l’economia
Quest’anno l’associazione Bike Pride Fiab Torino ha deciso di lanciare una raccolta fondi per l’organizzazione della tradizionale parata di biciclette e di chiedere direttamente ai ciclisti di sostenere l’evento, anche con piccole donazioni tramite la piattaforma di crowdfunding
“Abbiamo deciso di non cercare finanziamenti pubblici o da fondazioni per questa VII edizione – spiega Maria Cristina Caimotto, presidente dell’associazione – ma di avvalerci solo del sostegno di privati cittadini e di attività commerciali “bike friendly”, che condividono con noi la passione per la bici e l’obiettivo di creare una città a misura di persona e di bicicletta. È importante per noi coinvolgere le persone anche con piccole donazioni nell’impegno che mettiamo a favore della bicicletta per 365 giorni l’anno”.
L’associazione conta da sempre sul supporto di realtà commerciali presenti sul territorio che hanno capito quanto sia importante promuovere la mobilità ciclistica. La Rete Bike Friendly, promossa da Bike Pride, include un ampio spettro di attività di vario genere, si va dal negozio di biciclette, al ristorante che offre uno spazio sicuro per la bici, fino a includere studi medici, teatri, tipografie e servizi online gestiti da persone che hanno a cuore la comune causa di rendere Torino una città più a misura di persona.
La bicicletta è una rivoluzione economica e culturale e non a caso al di là delle Alpi sono numerose le città, piccole e grandi, che hanno già scelto una strategia in cui le 2 ruote sono al centro della gestione della mobilità urbana. Numerosi studi dimostrano che le ricadute economiche sono positive sia nel breve, sia nel lungo periodo. C’è il vantaggio ovvio e immediato del risparmio sul carburante. C’è la ricaduta sul piccolo commercio data dalle pedonalizzazioni e dalla facilità di fare la spesa e altri acquisti in zone della città piacevoli, poco distanti e sicure. C’è, sul lungo periodo, un significativo risparmio in termini di costi sanitari e di costi per la manutenzione delle strade, poiché le bici hanno un impatto molto meno dannoso sul manto stradale.
Basta guardarsi intorno per vedere quante realtà commerciali di medie e grandi dimensioni stanno decidendo di includere la bici nel loro modello di business: tra queste Foodora, TNT e Pony Zero che usano la bici come principale mezzo di trasporto per trasportare cibo o pacchi e che hanno deciso di sostenere ed essere presenti anche alla parata del 3 luglio. E con loro anche i Girarrosti Santa Rita, storica azienda torinese che crede nella mobilità nuova, e Bike Id, rivenditore di biciclette pieghevoli che si fa portatore dell’intermodalità e del pendolarismo sostenibile.
E dell’importanza della bicicletta come mezzo sostenibile ed efficiente è molto consapevole anche una realtà storica come Triciclo, che da 20 anni promuove il riciclo e il recupero dei prodotti usati e che ha, in via Arbe 12 e via Regaldi 7/11, due fornitissime officine e laboratori di recupero e riparazione di bici usate. Triciclo ha anche fatto realizzare il Bikemeapp, bike parking “mobile” che affronta il problema del parcheggio e della custodia delle biciclette che Triciclo potrà montare e smontare all’occorrenza. Una soluzione duttile e adattabile pensata per i grandi eventi, ma anche per aziende, amministrazioni, scuole…
“Come associazione il nostro obiettivo è far capire quanto sia importante progettare città per le persone e non per le auto – continua Maria Cristina Caimotto – per portare avanti questa idea abbiamo bisogno dell’appoggio di tutti i cittadini, sia in qualità di privati, sia nel ruolo di professionisti, per poter far vedere a chi amministra che un futuro più sicuro, ecologico, piacevole e sostenibile sotto ogni punto di vista è davvero vicino ed è il desiderio di tutti.”
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