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Cronaca

Sgomberate le case occupate 10 giorni fa alla Falchera

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono state sgomberati a Torino nord, nel quartiere Falchera, una decina di appartamenti pubblici che erano stati occupati abusivamente durante il ponte del 2 giugno.
Le operazioni si sono svolte senza incidenti, con una manifestazione di protesta di alcuni antagonisti, contrari allo sgombero. Sul posto sono presenti anche assistenti sociali del Comune allo scopo di concordare soluzioni abitative con gli occupanti sgomberati, che fanno parte del comitato ‘Figli di Miccichè’, intitolato a Tonino, militante di Lotta Continua protagonista delle battaglie per il diritto alla casa proprio alla Falchera negli Anni ’70, ucciso nel 1975.

Alle accuse del comitato, il presidente di Atc Torino, Marcello Mazzù, aveva replicato: “Non è vero che questi appartamenti fossero vuoti da anni. L’unico appartamento vuoto effettivamente dall’anno scorso non rientra tra quelli assegnabili per legge come casa popolare ma è un alloggio destinato ad attività sociali e di assistenza, dove sono stati eseguiti dei lavori e per il quale sono in corso le pratiche per l’affidamento a un’associazione. Gli altri appartamenti (in tutto poco più di dieci), fatta eccezione per alcuni in attesa di manutenzione, erano in gran parte già disponibili per l’assegnazione, che viene fatta dal Comune sulla base di graduatorie pubbliche o per casi di grave emergenza abitativa. La procedura prevede che ogni nuovo assegnatario di casa popolare abbia la possibilità di scegliere tra tre appartamenti: ecco perché un appartamento, pur libero, può comunque non essere immediatamente scelto”.

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