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Biella

Promettevano auto di lusso a prezzi stracciati, 23mila persone truffate e più di 10milioni incassati

Redazione Quotidiano Piemontese

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Promettevano auto da sogno versando quote relativamente modeste.  Con questo stratagemma, due fratelli astigiani pluripregiudicati e 3 managers ed un promotore, dietro il paravento di una società tedesca, sono riusciti a racimolare in un anno e mezzo più di 10 milioni di euro vendendo la speranza di poter guidare, con la formula del noleggio a 24 mesi, prestigiose “berline” a costo zero o quasi. Per fare ciò hanno utilizzato un sito web e si sono avvalsi della collaborazione di numerosi promotori sparsi su tutto il territorio nazionale.

In sostanza, il meccanismo era pensato come un sistema piramidale (meglio noto come “schema ponzi” o “catena di Sant’Antonio”) vietati dalla legge, dove il guadagno di un soggetto aderente a tale forma contrattuale deriva esclusivamente dal reclutamento diretto o indiretto di un certo numero di soggetti che a loro volta versano delle somme prefissate.

La società prometteva di consegnare una vettura dopo qualche mese dall’ingresso nel sistema a coloro che avessero versato una quota mediante bonifico. Tale automobile sarebbe stata concessa a noleggio per 24 mesi senza che i beneficiari fossero gravati da ulteriori costi. Alla scadenza, avrebbero potuto, poi, noleggiare altri automezzi di classe e cilindrata superiori, fino ad una vera e propria “supercar”: una Maserati.

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Tale sistema, incentrato su uno “schema piramidale” continua a funzionare fintanto che vi siano individui alla base della piramide che garantiscono a coloro che già hanno aderito di avanzare di livello attraverso il pagamento delle quote di entrata.

Ad oggi, i citati 23.000 aderenti al sistema “piramidale” hanno versato quote a vario titolo per più di 10 milioni di euro in poco più di un anno dall’avvio della società.

Dal novembre 2014 a oggi sono oltre 23.000 le persone vittime del raggiro, che con ogni probabilità vedranno infranto il sogno promesso di una bella auto a fronte del pagamento di una somma modesta, su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, i Finanzieri di Biella hanno provveduto ad oscurare il sito web della società tedesca, onde evitare l’adesione di ulteriori persone ignare.

Nonostante l’ingente cifra raccolta ed il consistente numero degli affiliati, solo 84 hanno ricevuto l’autovettura promessa. I 6 responsabili sono stati denunciati a piede libero dalla Finanza di Biella.

 

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