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Dall’analisi dei flussi al voto la trasformazione della leadership a Torino dal PD al Movimento 5 Stelle

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Centro Italiano Studi Elettorali della Luiss di Roma ha realizzato uno studio dei flussi elettorali del primo turno delle elezioni amministrative a Torino che spiega che Fassino ha perso 95 mila voti. Di 100 elettori di Fassino del primo turno del 2011, ne sono rimasti solo 42, mentre 32 avrebbero votato Appendino, e 14 di si sarebbero astenuti. Tra gli elettori del centro destra 34 su 100 avrebbero votato Fassino, 27 su 100 si sarebbero astenuti.

In sostanza, staremmo assistendo a un cambiamento significativo della struttura dell’elettorato del Pd (in questo caso di Fassino), che avrebbe perso una parte importante di elettori verso il M5s, solo in parte compensata da apporti provenienti dal centrodestra.

Tabella 1 – Torino (sindaco): Destinazioni 2016 degli elettorati 2011 (primo turno)

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Il risultato è che oggi l’elettorato di Fassino sarebbe composto solo al 65% di ex elettori di centrosinistra, più oltre un quarto (26%) proveniente dal centrodestra. In ogni caso spicca la massiccia smobilitazione del centrodestra (27% verso l’astensione), testimoniando come gli elettori di quest’area sembrano ancora orfani di un’offerta politica in grado di mobilitarli.

Tabella 2 – Torino (sindaco): Provenienze 2011 degli elettorati 2016 (primo turno)

provLa configurazione complessiva dei flussi può infine essere sintetizzata in una rappresentazione grafica innovativa (sotto forma di mappe circolari, frequentemente usate in genetica per la rappresentazione del genoma) che permette di visualizzare i flussi di voto sotto forma di vere e proprie “correnti” che vanno da un partito all’altro tra due diverse elezioni. La provenienza di questo strumento dalla genetica ha una risonanza ironica con il vero e proprio “mutamento genetico” dell’elettorato di Fassino in queste elezioni…

Il diagramma non è di lettura immediata, ma una volta compreso il meccanismo è in verità molto semplice. I candidati del 2011 sono nella metà sinistra del diagramma; quelli del 2016 nella metà destra. I voti di ogni candidato sono rappresentati da un arco di circonferenza, lungo in proporzione alla percentuale di voti ottenuta (rispetto agli aventi diritto, non ai voti validi).

Nel diagramma è chiaramente visibile che:

  1. Il flusso di gran lunga più grande (viola) è dal “non voto” 2011 al “non voto” 2016;

  2. Riguardo a Fassino (CS) 2011, è chiaramente visibile che il flusso maggiore (verde chiaro) va verso Fassino 2016, ma c’è un importantissimo flusso (giallo) che esce verso il M5s (che riceve anche flussi da altri candidati del 2011).

  3. Il Fassino del 2016 riceve un flusso importante da Coppola (centrodestra)  e uno (meno importante) da Musy (centro).

  4. Infine, il terzo flusso più importante da Fassino va verso l’astensione (viola).

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