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Cronaca

Case inesistenti al mare o in montagna nel cuneese, identificati e denunciati gli autori dei raggiri

Redazione Quotidiano Piemontese

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Con l’approssimarsi della stagione estiva si moltiplicano, sia via internet che con annunci su quotidiani, le Truffe delle vacanze. I  carabinieri di Cuneo e di Alba si sono occupati di quattro casi di questo tipo di truffa riuscendo ad identificare e denunciare, alla Procura della Repubblica di Cuneo ed a quella di Asti, gli autori che ora dovranno rispondere dei reati di truffa e frode telematica.

Nel dettaglio:

A Cuneo, è stato raggirato un commerciante del luogo che, interessato a fittare un appartamento per trascorrere una settimana in una nota località alpina Valdostana, aveva reperito on line un’offerta assai allettante. Una volta però anticipata la caparra da 500 euro con bonifico bancario, a colui che gli sembrava il proprietario dell’appartamento, si è accorto di essere stato truffato perché il suo cellulare era sempre staccato ed il conto corrente cessato pochi giorni dopo l’incasso dell’anticipo. Ha poi denunciato il fatto in caserma. I carabinieri hanno avviato le indagini riuscendo ad identificare l’autore della truffa, un 30enne torinese con precedenti penali specifici proprio per reati telematici e frode.

Sempre a Cuneo un dipendente pubblico ha versato 350 euro di caparra con Postepay per l’affitto di una casa in montagna in Val Susa, ma il proprietario di casa, dopo aver incassato il danaro, è poi sparito non lasciando più traccia di se. I militari dell’Arma lo hanno però identificato e denunciato. Si tratta di un pregiudicato.

Ad Alba, i carabinieri, al termine delle indagini avviate dopo la denuncia di una negoziante 25enne albese, hanno indagato un pregiudicato 46enne  per truffa e frode telematica. Il denunciato aveva messo un annuncio su un sito on line spacciandosi per proprietario di una villa nel Ponente Ligure, inserendovi anche numerose foto ed un video di una villa realmente esistente lungo la costa intestata però ad altri risultati estranei ai fatti. Ad un certo punto della contrattazione avviata con la giovane albese ha preteso ed incassato sulla sua Postepay una caparra da 400 euro, per poi rendersi irreperibile.

Sempre ad Alba un operaio 20enne aveva reperito in rete una bella casetta nelle montagne tra il monregalese e la Liguria dove trascorrere una settimana a luglio con amici pagando in anticipo l’affitto da 500 euro accreditandole sulla carta prepagata del presunto proprietario dello chalet. Tutto falso. La vittima lo ha scoperto alcuni giorni fa di essere stato truffato, quando recatosi per visionare l’immobile, su invito proprio del truffatore, sul posto ha però trovato altre persone, erano infatti i veri proprietari dello chalet. I carabinieri sono riusciti ad individuare l’autore della truffa, si tratta di un pregiudicato 40enne torinese.

Per evitare questo tipo di raggiri, in aumento proprio in questo periodo prima della vacanze estive, è consigliabile: consultare siti online specializzati ed affidabili, diffidare delle offerte molto vantaggiose o comunque fuori mercato, non versare mai la caparra quando la controparte durante la contrattazione si mostra più interessata ad incassare l’anticipo in danaro che al fitto del proprio immobile.

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