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A Torino il primo esame europeo di Ostetricia e Ginecologia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ottenere una sorta di “passaporto professionale europeo”. E’ l’idea che sta alla base del primo esame europeo di Ostetricia e Ginecologia. Voluto dalla Ebcog, soggetto che rappresenta le società nazionali di queste specialità in 37 Paesi,  l’esame si è svolto stamane a Torino: 58 specialisti provenienti da 15 Paesi europei, oltre che da Medio Oriente, Asia e Africa, hanno affrontato la prima prova prevista; coloro i quali la supereranno affronterà a novembre in Inghilterra la seconda parte.

Obiettivo dell’Uems è di uniformare e portare ai massimi livelli qualitativi la pratica medica specialistica nell’ottica del libero spostamento dei cittadini e dei professionisti all’interno dell’Unione Europea. L’idea di un esame europeo, che permette di ottenere il titolo di European Fellow in Obstetrics and Gynaecology-Ebcog, è maturata durante la presidenza dell’Ebcog della professoressa Chiara Benedetto, direttore della Scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, ed è stata portata a termine dall’attuale presidente, il dottor Tahir Mahmood.

Esame complementare e non sostitutivo

Ovviamente l’esame non sostituisce i sistemi di formazione e valutazione nazionali, ricopre bensì un ruolo complementare a livello Europeo ed ha il compito di verificare se il candidato dimostra il livello di conoscenze stabilito dall’Examination Committee dell’EBCOG; conoscenze che il candidato, medico specialista, dovrebbe avere acquisito durante la scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia nel suo Paese.

 

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