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Ambiente

Pro Natura contesta il resort Club Med a Cesana Pariol

Redazione Quotidiano Piemontese

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Pro Natura indirizzata al presidente, alla Giunta e ai Consiglieri della Regione Piemonte, al Sindaco e ai Consiglieri della Città Metropolitana di Torino, alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Torino e relativa alla costruzione del resort Club Med a Cesana Pariol, là dove sorgono i resti delle pista olimpica di bob.

Pro Natura Piemonte ritiene necessario intervenire in merito alla recente presentazione di un progetto del Club Mediterranèe che intende costruire un “resort” turistico sul sito di Cesana Pariol, che ospita il dismesso impianto di bob, costruito per le Olimpiadi dello sci e inutilizzato da anni.

Un mostruoso edificio di circa 25 metri di altezza e 450 di lunghezza, oltre a edifici accessori di minore impatto, non ci pare la miglior soluzione turistica per sanare la ferita aperta dalla pista olimpica di bob su uno dei versanti più belli della Valle di Susa, prima immagine delle nostre Alpi per chi entra in Italia dal valico del Monginevro.

La questione principale non è quella di riaffermare il principio del ripristino in caso di inutilizzo, coerentemente alle direttive che nel 2001 permisero alla Regione Piemonte di approvare la Valutazione Ambientale Strategica delle opere olimpiche; su questo infatti crediamo che tutti concordino. Incredibile è però il volume architettonico che viene proposto.

Pro Natura Piemonte rileva che il Club Mediterranée, ha fatto la sua fortuna in tutto il mondo puntando su architetture di “charme”, generalmente ben inserite nelle tipologie architettoniche e nel paesaggio locale; pertanto sembra assurdo che a Cesana si proponga una montagna di cemento che replica i famigerati sky total, l’emblema di un modo sbagliato di costruire in ambito alpino negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso.

Si tratta di un progetto fuori scala e fuori tempo. E’ assurdo che si possa costruire un complesso immobiliare di tale impatto su un versante di alto valore paesaggistico sul quale si è potuto collocare la pista da bob solo grazie alla emergenza conseguente ai due precedenti ed inaspettati spostamenti del progetto; e ciò è avvenuto nonostante questa pineta facesse parte dell’eccezionale ambito visivo della splendida chiesa romanica costruita dai Delfini nel XII secolo. Si tratterebbe di un ritorno al peggior periodo di deturpamento delle Alpi, spacciato per recupero ambientale.

Se il Club vuole costruire un “resort”, produca un progetto con un inserimento paesaggistico accettabile, non una colata di cemento vecchia ancora prima di nascere.

Nell’esame del complesso dei progetti olimpici per il 2006 avevamo profetizzato che gli interventi d’urgenza sarebbero state i grimaldelli per scassinare i piani regolatori. Non vorremmo che quanto accade ora a Cesana purtroppo ci dia ragione.

Contemporaneamente il Club Mediterranée chiede un consistente ampliamento del “resort” di Pragelato per costruire 105 nuove unità immobiliari in una area a forte rischio idrogeologico, che aveva già attirato anni fa l’attenzione della Procura per numerose irregolarità.

E’ fortemente contestabile che entrambi gli interventi possano essere assoggettati alla procedura dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), come se si trattasse di modeste costruzioni o attività imprenditoriali. La procedura corretta dovrebbe essere la Variante Strutturale al Piano Regolatore Generale di Cesana, procedura che, tenendo conto delle importanti variazioni urbanistiche, coinvolgerà direttamente la Regione.

Pro Natura Piemonte chiede inoltre alla Regione Piemonte di rendere pubblico e consultabile da parte delle forze sociali il progetto appena sarà presentato, aprendo la fase di Verifica della Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), procedura che consente un primo livello di partecipazione con presentazione di osservazioni. Il successivo passaggio alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) darà la possibilità di esprimere ulteriori osservazioni.

Ma, preliminarmente a tutto questo, Pro Natura Piemonte propone si attui l’Inchiesta pubblica, procedimento di cui la Regione dovrà stabilire modalità di apertura e funzionamento non appena avrà ricevuto la documentazione progettuale. Per queste modalità operative valgono la Legge regionale 40/1998 e il Testo Unico sull’Ambiente del 2006, che all’art. 24, comma 6 e 7, prevede espressamente di attivare tale forma di consultazione.

Per quanto riguarda come fu fatta ed approvata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica per le Olimpiadi del 2006 da parte della Regione Piemonte, ci permettiamo di ricordare le puntuali osservazioni fatte allora dal Coordinamento delle Associazioni ambientaliste: non vorremmo che il progetto del Club Med di Cesana possa costituire la ripetizione di errori fatti nel passato, che noi avevamo preannunciato cercando di evitarli.

Pro Natura Piemonte chiede infine, sin da ora, una coerente presa di posizione della Soprintendenza ai Beni Ambientali e paesaggistici. con espressione di parere formale.

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