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“Da questa parte del mare”, il Salone del Libro ricorda Gianmaria Testa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Davvero toccante l’evento in chiusura della prima giornata del Salone del Libro 2016, dedicato alla memoria di Gianmaria Testa, con la presentazione del libro “Da questa parte del mare”, edito da Einaudi. Piemontese, nato a Cavallermaggiore, amato in Francia e Italia, ha stretto nella sua vita relazioni ed amicizie, che ieri sera sono intervenute per ricordarlo, con grande affetto e semplicità come amava lui.
Molti gli amici interventi, come lo scrittore Erri De Luca, che lo ha ricordato come “il grande fratello che non avevo mai avuto” a Carlin Petrini che ne ha ricordato oltre al suo grande legame con la terra, la sua terra, il Piemonte, anche la semplicità e la grande cultura, il raccontare i migranti ed il loro dramma, ripresa da Petrini tra gli applausi del numerosissimo pubblico accorso.


Davvero belle le letture di alcuni passaggi del libro di Giuseppe Battiston, grande voce del nostro teatro e cinema italiano, le parole di Michele Serra a cui è stato affidato un ricordo della sua grande capacità di scrivere e musicare, semplificando, secondo quello schema della “sottrazione” e dell’essenzialità, non solo delle parole ma anche del modo di essere proprio di Gianmaria. Brevi, ma sentite le parole di Don Luigi Ciotti, che ha ricordato un uomo capace di parlare dei valori della propria terra, attraverso le sue canzioni e le sue azioni.
Qualche lacrima sulle note finali del violoncello dell’amico Mario Brunello, tutto molto semplice ed essenziale, come sarebbe piaciuto a lui.

 

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