Seguici su

Cronaca

Vendevano auto usate abbassando i chilometri, denunciati 74 rivenditori e sequestrate 400 auto

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Il gioco era semplice: abbassavano i chilometri delle auto usate per poterle rivendere a un prezzo più alto.  La Polizia di Stato ha concluso nei giorni scorsi una complessa attività d’indagine durata all’incirca un anno,  condotta da personale della Polizia Stradale, che ha interessato le Procure di Cuneo, Asti e Torino.

L’indagine ha permesso di denunciare alle Autorità Giudiziarie per i reati di truffa e frode commerciale 74 titolari di concessionarie, rivenditori auto multimarche e titolari di officine nel settore elettrauto. Sono state sequestrate più di 400 autovetture, altrettante carte di circolazione, numerosi congegni elettronici e software, il tutto collegato alla rivendita di auto usate con il chilometraggio ribassato.

Gli autori dei reati sono stati inoltre segnalati, proprio per la loro condotta fraudolenta nel commercio, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, in casi analoghi, ha comminato anche per la vendita di una sola auto multe da 100 mila euro.

Auto rimesse “a nuovo”

L’operazione, denominata “Clean”, ha coinvolto diversi concessionari della Provincia di Cuneo, Asti e Torino multimarche e monomarche ed è scaturita inizialmente da un controllo amministrativo effettuato ad un concessionario multimarche del cuneese, il quale vendeva autovetture simili per caratteristiche tecniche, accessori, anno di immatricolazione e chilometraggio percorso a quelle di altri concessionari, ma ad un prezzo inferiore anche di 3.000 o 4.000 euro.

Il “lifting”delle auto

Per poter praticare tali condizioni di vendita particolarmente vantaggiose il gioco era presto fatto: le auto, in due anni di vita avevano percorso anche più di 200.000 chilometri ma, grazie ad un accurata operazione di “lifting”, i chilometri venivano ribassati a 30.000. Inoltre, per dare maggiore credibilità alla frode, venivano richiesti libretti di tagliandi autentici sui quali venivano certificati con timbri falsi di concessionarie ufficiali tagliandi inventati, il tutto per far “combaciare” i chilometri indicati al momento della vendita.

La Polizia Stradale, seguendo questa pista, ha individuato gli elettrauto compiacenti che si adoperavano con la loro esperienza e l’ausilio di costosi strumenti tecnici alle alterazioni. Durante le indagini è emerso anche un elettrauto “abusivo” che, dopo aver acquistato la strumentazione tecnica (dal valore di svariate migliaia di euro), si proponeva ai vari rivenditori d’auto svolgendo un servizio a domicilio. Il costo dell’intervento variava delle 300 alle 500 euro e richiedeva non più di 10 minuti, ma riusciva a cancellare e manomettere tutte le centraline dell’auto che, in caso di controllo, avrebbero potuto segnalare i reali chilometri percorsi.

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese