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Economia

Contraffazione, in Piemonte dal 2008 persi 7mila posti di lavoro

Redazione Quotidiano Piemontese

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Concorrenza sleale. Che arreca danni all’economia reale e, soprattutto, fa perdere posti di lavoro. A causa della contraffazione, in Piemonte dal 2008 al 2014, sono andati in fumo 7mila posti di lavoro.  A lanciare l’allarme è Confartigianato Piemonte. Che spiega che il Piemonte, col il 13,2 per cento, si colloca all’11° posto nella classifica delle regioni che presentano artigianato manifatturiero esposto a concorrenza sleale.

Spiega: “Siamo in presenza di una concorrenza sleale in un mercato in cui operano 63 mila imprese artigiane che danno lavoro a 189 mila addetti: un’impresa manifatturiera su cinque (19,8%) è danneggiata dalla contraffazione. La quota più elevata di artigianato manifatturiero esposto alla concorrenza sleale opera in Toscana con il 42,9%; seguono le Marche con il 35%, l’Umbria con il 25,5%, ed il Veneto con il 21,5%. Il Piemonte si colloca all’11° posto con il 13,2 %”.

Beni contraffatti

Al calo del PIL degli ultimi sette anni di 19,1 miliardi si sono aggiunti sequestri di beni contraffatti per 4,4 miliardi. In media per ognuno degli anni dal 2008 al 2014 sono stati sequestrati 23.122.367 articoli di abbigliamento ed accessori, calzature e occhiali, al ritmo di 2.640 all’ora. Nel comparto moda – abbigliamento, accessori e calzature, gioielleria e orologi, borse e valigie – la contraffazione ha determinato minori vendite per le imprese italiane regolari per quasi 9,9 miliardi di euro ed una perdita di circa 88 mila posti di lavoro.

I dati in Piemonte

Nello specifico i dati relativi al Piemonte riferiscono di 3.609 imprese artigiane esposte alla contraffazione, con un lieve calo medio nell’ultimo trimestre dell’anno scorso pari al -0,3%. I settori maggiormente colpiti continuano ad essere quelli dell’Abbigliamento (38,9% del totale), gioielleria e pietre preziose (26,9%), tessile (21,6%). La perdita stimata di fatturato supera i 900 milioni con una conseguente riduzione stimata di 7000 posti di lavoro.

Vendita di prodotti contraffatti online 

Sono potenzialmente esposti al rischio di acquistare on line prodotti contraffatti 3.125.000 utenti internet di prodotti di Abbigliamento e 2.734.000 utenti che acquistano in Rete Apparecchiature elettroniche. In soli quattro anni è triplicata la quota di sequestri nell’Unione Europea relativi a merci trasportate con corriere espresso e posta. Nel 2015 8.239.000 persone con 15 anni e oltre – pari al 27,2% degli utenti Internet – hanno ordinato o comprato merci e/o servizi per uso privato su Internet. Nel dettaglio due settori sono particolarmente interessati dal fenomeno: abbigliamento, abiti ed articoli sportivi (3.125.000 utenti pari al 37,9% del totale) e prodotti di informatica e attrezzature elettroniche (2.734.000 utenti pari al 33,2%)

La contraffazione minaccia i diritti di proprietà intellettuale su 1.096.978 marchi depositati dalle imprese italiane negli ultimi quindici anni. Cresce parallelamente la contraffazione on-line che passa dal 5,7% del 2010 al 16,3% del 2014.

 

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