Cronaca
Rubavano gioielli a rappresentanti piazzando Gps sotto le auto, arrestati in cinque
I Carabinieri della Compagnia di Savigliano hanno posto fine all’attività criminale di un gruppo di malavitosi, tutti torinesi, alcuni dei quali con precedenti penali specifici, dediti a furti di ingente valore ai danni di rappresentanti di preziosi tra il Piemonte e la Liguria. Sono state infatti eseguite dai militari dell’Arma 5 misure cautelari personali (1 in carcere e 4 ai domiciliari), emesse dal G.I.P. del Tribunale di Cuneo su richiesta del P.M. che ha coordinato l’indagine Dr.ssa Carla Longo, per i reati di concorso in furto aggravato.
L’indagine è stata avviata il 19 gennaio scorso quando un rappresentante di gioielli, proveniente da Pinerolo e diretto nel monregalese, si è fermato a Savigliano per pranzare lasciando la sua auto parcheggiata vicino al ristorante, senza minimamente accorgersi di essere pedinato sia all’esterno che dentro al locale da alcuni malviventi. All’uscita il rappresentante si è accorto dell’assenza dell’auto con all’interno 10 kg di oro lavorato ed un pistola del valore di circa 300 mila euro.
Il mezzo è stato poi ritrovato a Cavallermaggiore dai carabinieri alcune ore dopo, senza effrazioni e, ovviamente, spogliato del suo prezioso contenuto. L’attenzione investigativa dei militari si è concentrata subito su pregiudicato torinese proprietario di un’auto vista transitare nella zona del furto e da qui si è riusciti a delineare un quadro più chiaro dei componenti del gruppo criminale e dei ruoli dei singoli.
Un episodio analogo si verifica poi qualche tempo dopo a Sanremo ai danni di un altro rappresentante di preziosi a cui viene rubata l’auto con all’interno gioielli per oltre 300 mila euro. I carabinieri stavano però già tenendo sotto controllo la banda. Grazie infatti all’acquisizione di un video ed alla collaborazione dei colleghi di Sanremo hanno individuato definitivamente tutti i componenti della banda che, nei giorni successivi si è recata a Firenze per mettere a segno un ulteriore colpo agganciando un’altra vittima che però si è accorta di essere pedinato. I carabinieri hanno scoperto che i malviventi gli avevano installato un apparecchio GPS sotto l’auto.
Sono finiti in carcere per i due furti di Savigliano e Sanremo: Aliano Donato 61enne di Torino, Aliano Stefano 63enne di Torino condannato per associazione di stampo mafioso, Notarbartolo Leonardo 64enne di Giaveno (noto per essere uno degli autori della cosiddetta rapina del secolo messa a segno tra il 13 ed il 14 febbraio del 2003 presso la Diamond Centre di Bruxelles che fruttò oltre 100 milioni di euro mai recuperati), il figlio Notarbartolo Marco, 38nne di Giaveno è finito agli arresti domiciliari.
Durante il blitz i carabinieri hanno sequestrato alcuni dei gioielli rubati, documentazione bancaria, duplicati di chiavi di auto, molti GPS, visure al PRA di altri rappresentati di gioielli già individuati dal gruppo come loro prossime vittime da colpire.
E’ stato individuato dai carabinieri anche il quinto componente del gruppo criminale, il pregiudicato 56enne torinese De Feudis Antonio, noto per aver commesso cruente rapine in Germania ed in Svizzera. A lui i carabinieri hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Altri due fiancheggiatori del gruppo criminale sono invece indagati liberi per gli stessi reati.
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