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Cultura

Il 17 marzo si aprono le mostre su Mollino e NastyNasty a Camera

Redazione Quotidiano Piemontese

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Doppia inaugurazione giovedì 17 marzo allo spazio espositivo Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Alla mostra principale “Sulla scena del crimine” si affiancheranno infatti altre due esposizioni di grande livello.

La prima è “Carlo Mollino: in viaggio”, dedicata al grande architetto. La mostra raccoglie per la prima volta una selezione di fotografie realizzate dal celebre architetto e designer torinese durante i suoi viaggi intorno al mondo.
Stati Uniti, Giappone, India, Grecia, Olanda, Romania, sono alcuni dei luoghi ritratti da Mollino nel corso di una serie di viaggi realizzati per piacere, lavoro, o nell’ambito di escursioni organizzate periodicamente dalla Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino. Al loro interno in ogni caso si ritrovano le tracce delle sue grandi passioni, a partire dagli edifici dei grandi protagonisti dell’architettura mondiale alle automobili, dagli oggetti di design fino alla bellezza femminile che immancabilmente ricorrono nella sua produzione fotografica. Si tratta spesso di immagini istantanee, rapide e taglienti, realizzate con agili attrezzature di piccolo formato e riprese come annotazioni per future elaborazioni, che esibiscono in ogni caso il gusto di Mollino per una composizione insieme libera e calibrata, sempre seducente.

La seconda è “NASTYNASTY© e Arts & Sciences Projects: Public Collection”, una collezione di 38 immagini estratte da film hollywoodiani e internazionali in cui appare un’opera d’arte. Opere antiche e contemporanee, dalla statuaria classica a Keith Haring, passando per Piero della Francesca, Delacroix, Goya, e molti altri ancora, compaiono così sullo sfondo delle scene di film altrettanto noti al fianco delle celebrità del cinema, in un complesso gioco di sovrapposizioni, rimandi e combinazioni. Se numerosi autori contemporanei hanno riflettuto sul rapporto tra l’opera d’arte e i suoi spettatori, da Thomas Struth a Francesco Jodice, in questo lavoro l’arte è inserita all’interno della messa in scena, svolgendo lo stesso ruolo di un attore nello sviluppo della narrazione.

Tutti i dettagli sul sito.

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