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Politica

Fassino lancia #NoiSiamoTorino e quelli di #SiAmoTorino ci rimangono male

Gabriele Farina

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Avrete probabilmente visto come la campagna elettorale del sindaco Fassino sia partita con l’hashtag #NoiSiamoTorino, che è diventato presto un sito internet. I più attenti alle questioni torinesi sanno però che da mesi esiste anche l’hastag #SiAmoTorino, anche lui con il suo sito internet, che mira ad agire per migliorare la città.

I secondi non hanno preso bene l’iniziativa del primo ed hanno inviato un comunicato stampa di diffida al sindaco che pubblichiamo qui di seguito.

Con un misto di stupore e orgoglio nelle scorse settimane abbiamo visto comparire sui post di avvio della campagna elettorale del Sindaco Fassino l’hashtag #NoiSiamoTorino.
Abbiamo pensato inizialmente che volesse riprendere alcuni temi a noi cari (da circa un anno siamo presenti sui social e su organi di stampa con obiettivi ben precisi) ma poi, grazie alle segnalazioni di
alcuni simpatizzanti, abbiamo scoperto che il “NoiSiamoTorino” si è trasformato in una sorta di movimento popolare a sostegno della campagna elettorale del Sindaco.
Allora ci siamo chiesti: ma come, possibile che il Sindaco ci abbia copiato?
La prima reazione è stata, lo ammettiamo, di orgoglio.
Un candidato così forte, con alle spalle un partito nazionale con fior di esperti in comunicazione, un’agenzia pubblicitaria che gli cura la campagna elettorale e uno staff tra i più preparati, copia pubblicamente un gruppo di persone che non fanno i pubblicitari di professione, senza consulenti o fondi esterni, che hanno fatto tutto da soli dedicando i ritagli di tempo liberi?
Beh, allora siamo bravi, ci siamo detti fra noi!
Poi però lo stupore ha prevalso; stupore per il maldestro tentativo di copiare il nostro simbolo trasformandolo in uno slogan che inverte il significato stesso delle parole. Il nostro “SiAmoTorino” esprime l’amore verso la città, l’unione di un gruppo di persone pronte a sacrificarsi, il senso della comunità; “NoiSiamoTorino” esprime tutta l’arroganza e la prepotenza di un gruppo di persone che pensano che la città sia cosa loro e che possono di fatto farne cosa vogliono.
Siamo nati con l’intento di migliorare Torino, senza etichette politiche, lontani dall’ormai vetusta contrapposizione destra-sinistra; saremmo stati quindi ovviamente disponibili a incontrare il Sindaco per esporgli il programma, le nostre idee e soprattutto le nostre soluzioni per i tanti problemi che attanagliano la comunità dei cittadini e che rendono la crisi ancora più grave per la nostra città rispetto al resto d’Italia. Avremmo forse potuto arrivare anche (difficile, ma perché escluderlo?) a sostenerlo se avesse deciso di fare una completa autocritica su quanto fatto fino a oggi, sui mille errori, su quel “SistemaTorino” che ha soffocato il nostro comune e avessimo percepito l’intenzione di invertire realmente la rotta.
Purtroppo però ciò non è avvento, il Sindaco e il suo staff hanno deciso di dare una libera interpretazione al nostro simbolo, cosa che ci sta causando rimproveri giornalieri da parte di simpatizzati che ci accusano di incoerenza viste da una lato le nostre pubbliche posizioni e dall’altro quello che loro credono essere un nostro sostegno alla candidatura di Fassino.

Ci ritroviamo pertanto costretti a dover inviare diffida ufficiale al Sindaco e ai suoi collaboratori dal continuare a utilizzare “NoiSiamoTorino”. Tolgano le mani dal nostro simbolo, pretendiamo che questa ambiguità cessi immediatamente.

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