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Cultura

Laszlo Nemes, un Oscar che nasce dal TorinoFilmLab

Gabriele Farina

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Da anni chi ha la mente più lucida nel mondo della cultura cinematografica ha capito che il TorinoFilmLab è forse la migliore e più utile invenzione del Torino Film Festival. Perchè scova giovani scrittori di film con grandi potenzialità e dà loro una mano (ma seria, concreta, importante… insomma trova anche i soldi) a trasformare la loro idea in realtà: in film.

Negli anni al Torino Film Lab sono nati film interessanti, importanti, che hanno girato i festival, che sono usciti nelle sale. E soprattutto hanno mosso i propri passi nuovi autori che hanno poi intrapreso la loro carriera. Una carriera che forse senza il Torino Film Lab non sarebbe stata possibile.

E’ il caso di Laszlo Nemes, che ha partecipato al programma del Torino FIlm Lab di sviluppo di sceneggiature Script&Pitch nel 2012, con una storia che sarebbe diventata “Sunset”. E con Sunset Laszlo è tornato al TorinoFilmLab nel 2015 all’interno del programma FrameWork, ed è stato premiato durante il TFL Meeting Event con un TFL World Production Award di € 50.000 a sostegno della realizzazione del film.

Nel frattempo però ha girato Son of Saul, con cui si è aggiudicato il Grand Prix al Festival di Cannes 2015 – dov’era l’unico esordiente in Concorso, e il Golden Globe come Miglior Film Straniero a gennaio 2016.

E con Son of Saul, questa notte, Laszlo Nemes ha vinto l’Oscar come miglior film straniero.

Peraltro in lizza per gli Oscar ieri notte c’erano altri due dei ragazzi del Torino Film Lab”.

THEEB di Naji Abu Nowar (Giordania) era nominato come Miglior Film in Lingua Straniera. Naji Abu Nowar ha partecipato nel 2011 come allievo story editor al programma Interchange del TorinoFilmLab, dedicato allo sviluppo di co-produzioni tra l’Europa e i Paesi del mondo arabo. THEEB, il suo esordio alla regia nel lungometraggio, ha avuto la sua prima mondiale nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia 2014, dove si è aggiudicato il premio per la Miglior Regia.

AVE MARIA del partecipante di Interchange 2010 Basil Khalil, già presente nel Concorso Corti del Festival di Cannes 2015, era nella cinquina per il Miglior Cortometraggio “Live Action”.

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