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Cronaca

Clinica degli orrori di Borgo D’Ale, in carcere ingiustamente per 3 giorni una delle operatrici

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un errore di persona è costato ad una delle operatrici della clinica “La Consolata” di Borgo D’Ale, al centro della cronoca per gli orrori e le sevizie nei confronti degli ospiti, tre giorni di carcere e il proprio nome sui giornali accostato a quello degli altri “mostri”. Barbara Ciadamidaro però non ha nulla a che fare con i fatti contestati ed è stata scarcerata. Ora presenterà ricorso per ingiusta detenzione. La colpa, secondo gli inquirenti, è di uno scambio di persona nelle immagini registrate dalle telecamere.

Questo il comunicato della polizia

“Si comunica che la signora Ciadamidaro Barbara, che è stata posta agli arresti domiciliari in data 19 febbraio 2016 in ordine all’operazione tenutasi presso ‘La Consolata’ di Borgo d’Ale, alla luce dell’interrogatorio di garanzia tenutosi in data 22 febbraio 2016, per un errore relativo alla sua identificazione è risultata totalmente estranea ai fatti. Pertanto si è posto rimedio revocando la misura in atto”.

A questo punto però ci sarebbe un indagato scampato agli arresti e la polizia sta nuovamente visionando tutti i video.

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