Cittadini
Chiamparino, Fassino e Laus: si proceda per la stepchild adoption
I presidenti di Regione Piemonte e Consiglio regionale del Piemonte, Sergio Chiamparino e Mauro Laus, e il sindaco di Torino, Piero Fassino, rispondono all’appello del TorinoPride, che li ha invitati ad intervenire in ogni modo per dissuadere il premier ad un accordo sulle unioni civili al ribasso: “Da ben prima che il Parlamento iniziasse la discussione sull’attuale legge, abbiamo sostenuto con chiarezza la necessità di regolamentare il riconoscimento delle unioni civili, includendo anche la
possibilità dell’adozione del figlio del partner per le coppie omosessuali”.
Il Coordinamento Torino Pride aveva fatto il suo appello
Sono giorni molto tristi per la comunità LGBT italiana ma lo sono ancora di più per tutti i cittadini e le cittadine italiane che credono nella parità e nell’uguaglianza. Lottiamo da almeno 30 anni per il raggiungimento di quell’uguaglianza e oggi vediamo sfumare quello che avrebbe potuto essere un primo timido e piccolo passo in quella direzione. Noi chiediamo il Matrimonio Civile Egualitario. Siamo però consapevoli che questo Parlamento non potrà soddisfare le nostre aspettative e ci chiediamo quando potremmo avere un Parlamento che possa iniziare una discussione che non sia di retroguardia.
Nella situazione attuale esiste ancora una flebile e lontana speranza che speriamo possa essere ben alimentata. Chiediamo quindi ai nostri Rappresentanti territoriali, che rivestono un ruolo nazionale importantissimo, hanno grandi legami con tutti i rappresentanti dei territori del nostro Paese, ma soprattutto credono nella parità dei diritti di tutte e tutti di intervenire in ogni modo possibile per cercare di dissuadere il Presidente del Consiglio dei Ministri e Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, a NON procedere in questo accordo al super ribasso con NCD e similari che rappresentano oramai solo gli interessi dei peggiori omofobi d’Italia.
Siamo consapevoli che la situazione non sia facile ma abbiamo davvero bisogno che questo nostro appello a Sergio Chiamparino, a Piero Fassino e a Mauro Laus sia quello di tutti i cittadini e le cittadine che credono ancora nella Politica come strumento per il bene comune.
Il parlamentare europeo PD Daniele Viotti, co presidente dell’Intergruppo per i diritti LGBT al Parlamento europeo commenta:
La linea politica del PD è cambiata. Si convochi subito una direzione nazionale del Partito. L’accordo di maggioranza con NCD non è un passaggio tecnico ma un passaggio politico. Questo cambio di rotta non può essere decretato solo dall’assemblea dei senatori. E’ troppo importante e va dibattuto ai più alti livelli di indirizzo politico del PD.
Chiedo a Renzi di rinviare la riunione in programma oggi con il gruppo dei senatori e di convocare una direzione nazionale, anche per via telematica. Abbiamo il dovere di affrontare questo passaggio sulle unioni civili. A Micaela Campana, responsabile diritti della segreteria, chiedo di elaborare una proposta politica da mettere in votazione. Non possiamo improvvisare su passaggi del genere.
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