Cronaca
Fca accusata di taroccare le vendite in Usa. Il titolo crolla in borsa -7,27% , l’azienda nega responsabilità
Il titolo FCA è crollato crolla a Piazza Affari di -7,27% dopo le indiscrezioni di Automotivenews sulle accuse rivolte all’azienda da due concessionari della zona di Chicago che secondo l’articolo, hanno denunciato il fatto che Fiat Chrysler incentiva i venditori a truccare i dati mensili delle vendite. Napleton Automotive Group ha denunciato il comportamento di Fca che avrebbe pagato concessionari per riferire false vendite l’ultimo giorno del mese per poi stornarle il mese successivo.
FCA ha risposto alle accuse con un comunicato
FCA ha appreso nella tarda giornata di ieri di una causa intentata in una Corte Federale dell’Illinois da due concessionari statunitensi dell’Illinois e della Florida. Nella causa si lamenta il fatto che FCA US si sarebbe resa responsabile di falso reporting delle proprie vendite. Nonostante le numerose richieste di fornire la prova di tale supposta attività, gli attori si sono rifiutati di mostrare il fondamento delle loro accuse. FCA ha condotto una indagine sui fatti ed ha concluso che tali accuse sono prive di fondamento.
Gli attori hanno ricevuto comunicazione di tale conclusione prima che promuovessero la causa. Questa causa non è nulla più che il prodotto di due dealer scontenti che non hanno adempiuto ai loro impegni in forza del contratto di concessione che hanno sottoscritto con FCA US. Essi hanno sistematicamente mancato di adempiere ai loro impegni a partire almeno dal 2012 ed hanno anche usato per diversi mesi la minaccia di avviare il contenzioso nell’ingiusto tentativo di costringere FCA US a riservare loro un trattamento speciale, inclusa l’attribuzione di posizioni di concessionario vacanti nella rete distributiva di FCA US. FCA US continuerà a resistere a tali pressioni, salvaguardando lo spirito di fiducia ed apertura che governa le sue relazioni con i concessionari.
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