Alessandria
Chiamparino saluta il 2015: “Risultati buoni in tutti i campi. Ma che angoscia per chi resta senza cassa in deroga”
Ultime ore del 2015, giorni di bilancio dell’attività, anche per i vertici istituzionali. Tocca anche al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, analizzare dal proprio punto di vista l’anno che si sta concludendo: “Nel corso del 2015, primo anno interamente vissuto al governo della Regione Piemonte, abbiamo ottenuto risultati più che soddisfacenti in tutti i campi. E’ stato un anno sviluppatosi in un contesto di segnali incoraggianti di ripresa economica in tutti i campi, a cominciare dal turismo, che ha acquisito una forza propulsiva che va sostenuta e accompagnata”.
Racconta il presidente della Regione: “In Giunta è prevalso molto lo spirito di squadra, che ha facilitato la gestione delle attività. Un ringraziamento sincero anche al Consiglio regionale, che nell’ovvia dialettica tra maggioranza e opposizione ha accompagnato le scelte della Giunta, in qualche caso migliorandole con grande rispetto dei ruoli istituzionali”.
Il punto principale riguarda i conti della Regione: “Abbiamo trovato i conti in una situazione disastrosa e finalmente siamo riusciti ad approvare un bilancio vero e trasparente, che consentirà di attuare i punti programmatici poggiando su basi stabili e non sulle sabbie mobili. Tutto ciò senza incidere significativamente sul sociale, sulla cultura e sui trasporti, sistemi che vanno comunque riformati, e stanziando i cofinanziamenti necessari per l’avvio della nuova stagione dei fondi europei e le risorse per le Province. La pressione fiscale non aumenta, e i ritocchi effettuati al bollo auto consentono comunque al Piemonte di essere di gran lunga la Regione che più incoraggia i sistemi di propulsione puliti. Significativa anche l’opera di razionalizzazione delle società partecipate, con la speranza che nel 2016 diventi possibile per il Csi una soluzione di politica industriale che aumenti la presenza dei privati”.
Altro elemento di soddisfazione, per Chiamparino, è stata la sanità: “Abbiamo messo mano a una situazione non governata e l’abbiamo cambiata anticipando alcune indicazioni del Patto nazionale per la salute, come le modalità di scelta dei direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere, il riordino della rete ospedaliera e territoriale per migliorare la qualità del servizio, l’approvazione dei conti consuntivi 2012, 2013 e 2014. Il nostro obiettivo è uscire dal piano di rientro, che avverrà nei prossimi mesi dopo il via libera ai consuntivi 2015, e poter così disporre liberamente delle risorse stando nei limiti delle attribuzioni del Fondo sanitario nazionale. Potremo anche riprendere a finanziare i cosiddetti extra-Lea con la sanità”.
In questo ambito il presidente del Piemonte non dimentica “l’avvio di un piano di edilizia sanitaria di grande respiro, volano per investimenti diretti ed altri per la ricerca medica, come il Parco della Salute di Torino, che con la linea 2 della metropolitana costituirà per l’area torinese il più grande investimento dei prossimi anni, la Città della Salute di Novara, il completamento dell’ospedale di Verduno, i presidi della Valle Belbo e Venaria, gli accordi per i nuovi ospedali dell’Asl TO5 e del VCO”.
Chiamparino non dimentica, nella conferenza stampa di fine anno, le situazioni di estrema difficoltà che molte persone stanno vivendo: “Provo angoscia per le famiglie che a inizio 2016, con la fine della cassa in deroga, non avranno più lavoro e reddito”. Sono 30mila i lavoratori che il prossimo anno perderanno gli ammortizzatori sociali. “Per 3000 di essi – ha dichiarato l’assessora al Lavoro, Gianna Pentenero – sono previste a inizio gennaio politiche di accompagnamento al reinserimento lavorativo che prevedono lo stanziamento di 6 milioni di euro per sostenerli durante il periodo di formazione”. In tutto i fondi destinati alla soluzione di questo problema ammontano a 65 milioni, che consentiranno di venire incontro a circa 10mila persone. “Si tratta – ha chiosato il presidente – del massimo sforzo che possiamo compiere come sistema locale”.
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