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Piemonte

Da Natale sospeso il servizio della ferrovia Aosta – Pré-Saint-Didier

Redazione Quotidiano Piemontese

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Con le ultime corse del 24 dicembre si chiude probabilmente la storia della ferrovia Aosta – Pré-Saint-Didier , continuazione della Torino- Chivasso- Ivrea- Aosta, che dal 25 dicembre sarà sospesa per passare a mezzi di trasporto alternativi come i bus. L’autolinea Aosta – Courmayeur sarà potenziata a partire dal 25 dicembre.

Il 19 dicembre si è svolta una manifestazione per protestare contro la sospensione del servizio ferroviario che unisce il capoluogo all’alta valle. Secondo i manifestanti: “La perdita di un patrimonio economico, storico e culturale quale è la ferrovia Aosta – Pré-Saint-Didier, e  la miopia dell’Amministrazione regionale della regione Valle d’Aosta che permette a RFI di non effettuare i dovuti investimenti su un bene che è di sua proprietà privando i cittadini dell’alta Valle d’Aosta di un servizio primario come il trasporto pubblico e congestionando la viabilità stradale a scapito di un peggioramento dell’inquinamento atmosferico”.

Ricorda Annibale Salsa, ex presidente del Club Alpino Italiano: “Stanno per arrivare Gesù Bambino e Babbo Natale in Valle d’Aosta. Ma, invece di portare un nuovo treno, nel giorno stesso che precede la grande festa (il 24 dicembre) porteranno via le rotaie sulle quali dovrebbe correre. Tempi duri per una linea ferroviaria dal futuro tristemente segnato! E’ molto curioso che proprio oggi in cui si parla, in tanti convegni e tavole rotonde, della necessità di un rilancio del trasporto collettivo su rotaia e di un ridimensionamento del traffico su gomma giunga una doccia fredda come quella annunciata. Nell’arco alpino, anche recentemente, è tutto un susseguirsi di iniziative e progetti per dare un futuro diverso al traffico locale delle valli, liberandole dalle soggezioni derivanti da strade intasate, insicure, inquinanti”.

Secondo Federconsumatori in Valle d’Aosta “manca la volontà politica di trovare soluzioni a una situazione quella dei trasporti che è veramente da terzo mondo . Non si può decidere la chiusura di un tratto ferroviario in maniera improvvisa né tantomeno per gli scarsi ricavi. La sospensione è di fatto una chiusura mascherata e non temporanea di un servizio universale . L’attività di manutenzione potenziamento o al limite dismissione e sostituzione delle linee ferroviarie della Valle d’Aosta dovrebbe essere prevista e regolamentata all’interno di una attività di programmazione di lungo periodo che dovrebbe interpretare le esigenze di mobilità del territorio, piano attualmente inesistente”.

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