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Cultura

Assemblea Cavallerizza chiede trasparenza sul masterplan e scrive all’Unesco. Domenica 13 dicembre alle ore 18 assemblea cittadina

Redazione Quotidiano Piemontese

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Assemblea Cavallerizza ha presentato il suo dossier relativo alle indiscrezioni uscite su giornali torinesi che parlano di un masterplan finalizzato alla ristrutturazione privata dell’area dellaCavallerizza in pieno centro a Torino.  Assemblea Cavallerizza critica apertamente l’assenza totale di trasparenza da parte del sindaco Fassino e dell’assessore Fassoni che continuano a parlare di un masterplan realizzato da promosso da Homers e da Equiters per la Cavallerizza senza che lo stesso sia entrato negli atti formali del Comune e del consiglio comunale e senza che i cittadini lo possano leggere per poter giudicare il futuro possibile della struttura protetta dall’Unesco.

L’Assemblea Cavallerizza 14:45 convoca anche un’assemblea cittadina domenica 13 dicembre alle ore 18 alla Cavallerizza Reale di Torino e invita tutti i cittadini e tutte le realtà che hanno fatto parte del percorso Cavallerizza. per discutere della situazione e contestare una gestione urbanistica della città sempre più lontana dal Bene Comune.

Scrivono nel dossier i partecipanti ad Assemblea Cavallerizza

Abbiamo liberato la Cavallerizza da oltre 18 mesi, ormai, durante i quali Il teatro della manica  corta, il maneggio alfieriano, la manica del Mosca, i Giardini Reali alti di Levante e buona parte dei piani superiori sono tornati ad essere attraversati e frequentati. La Cavallerizza, cuore pulsante di Torino, è divenuto crocevia culturale, luogo di incontro e sperimentazione artistica, di crescita umana e lavoro collettivo. Mentre tutto questo accadeva, grazie allo sforzo costante della cittadinanza, in altri luoghi (nelle sale del Comune e della Regione) si progettava ben altro.

La logica dell’amministrazione comunale, accompagnata dai vari pezzi rappresentativi del mondo finanziario e culturale della città, è sempre la stessa: lottizzare, vendere il complesso al miglior offerente e risanare il debito di bilancio. L’Assemblea Cavallerizza 14:45 chiede all’Assessore Gianguido Passoni che venga reso pubblico, tramite i canali istituzionali del Comune di Torino, il masterplan promosso da Homers s.r.l. (responsabile dello studio di destinazione e uso della Cavallerizza) e avallato da Equiters s.r.l. (responsabile dello studio economico di fattibilità).

Lo studio esiste in bozza dall’inizio di questo autunno, ma la pubblicazione tarda: è doveroso che l’amministrazione dichiari alla cittadinanza le sue intenzioni precise riguardo alla destinazione di questo bene, specialmente di fronte alla verifica elettorale. L’assemblea Cavallerizza intende esaminare la legittimità del masterplan secondo le premesse che ha individuato nei documenti allegati. Tutta la cittadinanza è invitata a rispondere alla proposta di privatizzazione collaborando nei nostri gruppi progettuali per una Cavallerizza Bene Comune.

Assemblea Cavallerizza ha anche scritto all’Unesco e  al Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo e al Polo Museale dei Piemontesi per segnalare l’illegittimità del provvedimento di alienazione della Cavallerizza Reale del 1/8/2005 della ex Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte e degli atti successivi.

Repubblica in compenso conosce molte cose del masterplan di cui invece in Comune pochi ufficialmente hanno nozione

Un disegno ormai delineato dopo sette mesi di lavoro durante i quali sono state ridisegnate «in un quadro unitario», come tengono a specificare a Palazzo Civico, le nuove destinazioni che andranno a riempire le ex scuderie reali cartolarizzate dal Comune nel 2009 per fare cassa. Sull’ultima pagina del masterplan presentato l’altra settimana ai partner del protocollo “Cavallerizza” (dal Regio allo Stabile, dalla Cdp all’Edisu) campeggia un numero, 89: la percentuale di spazi, da sempre chiusi al pubblico, che con il masterplan voluto dall’assessore al Patrimonio, Gianguido Passoni, saranno riaperti alla cittadinanza, a cominciare dai cortili interni, dai giardini, dai passaggi pedonali che si prevede di aprire.

Il primo passo costerà al Comune una cifra attorno al milione e mezzo di euro e sarà la “decartolarizzazione” del Maneggio Reale, che diventerà un teatro affidato allo Stabile, ma anche al Regio per le prove. All’attuale facciata incompiuta della scuderia è previsto che venga addossata una nuova struttura, moderna, per cui l’Ordine degli Architetti bandirà un concorso di progettazione, che serva da foyer e da locale tecnico per il teatro. Non sarà, però, l’unica “aggiunta” moderna alla Cavallerizza: anche sulla cosiddetta “Rotonda”, lo snodo centrale su cui si innestano i quattro bracci dell’isolato, si immagina di creare una sopraelevazione che riprenda il padiglione-lanterna disegnato ma mai realizzato da Castellamonte. In corrispondenza della Rotonda correrà a pianterreno il corridoio che ospiterà il nuovo spazio per le mostre temporanee del Polo Reale e che collegherà via Verdi ai Giardini, dove si pensa alla realizzazione di un orto urbano in pieno centro, la cui graduale apertura potrebbe già cominciare nei prossimi mesi.

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