Ntv, dal 14 dicembre due treni in meno per la tratta Torino-Milano

Meno due. Brutta sorpresa per i pendolari che tutti i giorni viaggiano da Torino a Milano. Ntv (Nuovo Trasporto Viaggiatori) ha annunciato il taglio di due treni Italo per la tratta Torino – Milano. Dal 14 dicembre, con l’orario invernale, saranno tagliate due corse: quelle comprese nell’orario tra le le 15.30 e le 20.30. Rispettivamente, dunque, vengono cancellate le corse delle 17.28 e delle 19.28. Brutalmente: le due tratte più usate dai pendolari.

Una doccia fretta per le centinaia di pendolari che ogni giorno sono costrette a prendere il treno per lavorare.

Dopo l’annuncio, infatti, sono partite subito e proteste dei pendolari. Meglio: sono stati i pendolari stessi a scoprire l’ammanco dei due trani “fondamentali”.

Sulla loro pagina Facebook ufficiale, infatti, i commenti non si sprecano. E avvisano. La scelta di tagliare le due corse, avvertono i pendolari, sarebbe stata fatta “in totale spregio delle esigenze dei viaggiatori e di quanto recentemente dichiarato dal presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, Andrea Camanzi”.

Meno di dieci giorni fa, infatti, l’Autorità di regolamentazione dei trasporti sui pendolari aveva dettato l’agenda: “Non è possibile che se sui Frecciarossa e gli Italo ci sono posti liberi a sedere, nello stesso tempo ci siano dei passeggeri che hanno pagato costretti a restare a terra. Tutti i posti devono essere occupati”.

Di più. Camanzi aveva chiesto ai gestori del servizio di rendere più “flessibili e semplici i sistemi di prenotazione” per poter permettere a tutti di sedersi durante il viaggio, in quanto “in tutta Italia ci sono 7000 persone che hanno pagato un abbonamento” e  “hanno diritto al posto a sedere. E se non ci sono sedili liberi in seconda classe potranno sedersi anche in prima senza costi aggiuntivi”.

Ecco allora che la decisione di Ntv appare una beffa.

Per contro l’azienda giustifica la decisione come una scelta commerciale: per sopravvivere alla concorrenza, dato che Ntv è un’impresa privata commerciale e non un servizio pubblico, e per continuare a gestire al meglio anche le tratte a lunga percorrenza, il taglio dei due treni è fondamentale.

Una decisione netta, allora.

A pagare, però, come al solito, saranno i cittadini.

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