Cittadini
Educatrice del carcere di Torino allontanata dal penitenziario in quanto simpatizzante Notav
Angela Giordano, educatrice a contratto nel padiglione E delle Vallette è stata allontanata dal lavoro dal 17 settembre probabilmente per aver indossato una maglietta No Tav mentre faceva terapia con i suoi pazienti. La donna è prima stata sospesa temporaneamente dal permesso di accesso per motivi di sicurezza. A seguire il provvedimento temporaneo è diventato definitivo con una motivazione ufficiale che parla di: “Essersi intrattenuta scambiando baci e abbracci con simpatizzanti dell’area anarco-insurrezionalista e aver pubblicato sul suo profilo Facebook numerose fotografie di anarchici recentemente arrestati”.
L’associazione Morgana, per cui lavorava ha dovuto accettare la decisione della direzione e e lasciare a casa la donna. Secondo il personale del carcere la maglia NoTav: “Non è un abbigliamento consono, può essere visto come una provocazione”
Il legale della donna ipotizza che si sia trattato di un malinteso: “Non era mai successa una cosa simile e le motivazioni che abbiamo non rispondono alla realtà. Nei prossimi giorni cercheremo di ottenere una revoca”.
Francesca Frediani, Consigliere regionale del M5S ha preso le difese della donna “Esprimiamo solidarietà ad Angela, giovane madre, che ha perso il proprio impiego presso il carcere Lorusso e Cotugno di Torino solo per aver dimostrato sostegno alla causa No TAV. Quanto avvenuto nella casa circondariale delle Vallette rappresenta una vicenda molto preoccupante. Essere No TAV non è sicuramente un reato e non costituisce nemmeno una giusta causa”.
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