Piemonte
Dipendenti e pazienti davanti alla sede della Regione per dire “no” alla chiusura dell’Oftalmico
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Si sono ritrovati questa mattina davanti all’ospedale Oftalmico di Torino per dire “no”alla chiusura della struttura. Erano un gruppo di dipendente e pazienti quelli che stamanehanno protestato davanti la sede del Consiglio regionale del Piemonte. Raccolti nel comitato per l’ospedale e nel gruppo Facebook Salviamo l’Oftalmico si sono radunati al grido di “L’Oftalmico non si tocca”.
Secondo quanto stabilito dalla Regione, infatti, i servizi dell’ospedale Oftalmico dovrebbero essere trasferiti in parte al Giovanni Bosco, in parte alle Molinette.
Diversi i manifesti contro i politici locali. Responsabili, a detta dei manifestanti, di non ascoltare i cittadini.
Affermano: “Dovete spiegarci perché questo ospedale che nell’ultimo decennio è stato sottoposto a una ristrutturazione totale con il rinnovo dell’impianto elettrico, idraulico e antincendio non vada più bene. L’Oftalmico tra l’altro copre l’80 per cento del proprio fabbisogno giornaliero di acqua calda con pannelli solari”.
La chiusura della struttura, continuano i manifestanti, rappresenterebbe un contraccolpo non indifferente per la città: “Torino è già stata penalizzata con la chiusura del Valdese. Non capiamo come la città possa assorbire senza contraccolpi una mole di lavoro che ogni anno conta 6.500 interventi di cataratta, 5 mila interventi per il trattamento della maculopatia, 1.200 interventi sulla retina, 180 trapianti di cornea e 53 mila passaggi al pronto soccorso”.
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