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Nosiglia, il milione regalo del Papa per progetti concreti: famiglie, casa, lavoro, salute

Gabriele Farina

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L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia ha ufficializzato questa mattina in conferenza stampa in quali progetti verranno impiegati i soldi (un milione e 200mila euro) raccolti durante la visita del Papa a Torino e lasciati da Papa Francesco in città perchè fossero utilizzati sul territorio.

Come già annunciato questi soldi andranno a Caritas, Migrantes e Fondazione Operti, ma verranno dedicati a progetti specifici.

Il progetto partirà da una rete di mini alloggi già esistenti o da reperire, per metterli a disposizione di famiglie sfrattate o comunque in difficoltà per la casa. Sistemazioni non definitive, in modo che si garantisca una rotazione. La mancanza di case disponibili è un problema ricorrente, una piaga sempre presente e di cui si parla troppo poco perché ormai gli sfratti non fanno notizia… Inoltre, i disagi sul tema casa sono spesso collegati alla mancanza di lavoro: per questo si promuoverà un accompagnamento per gli inoccupati in modo da trovare sbocchi concreti. Infine, ci sono anche famiglie in difficoltà per situazioni di malattia o disabilità di propri congiunti che necessitano di un sostegno particolare anche se temporaneo.
Un pool di soggetti diocesani coordinati appunto dalla Caritas (Migrantes, Ufficio di pastorale del Lavoro, Ufficio di pastorale della Salute e Fondazione “Operti”) definirà i criteri e le assegnazioni e seguirà poi passo passo le successive fasi di sostegno e accompagnamento di cui avessero bisogno. Le risorse saranno
pertanto interamente destinate per offrire un aiuto concreto a chi è nel bisogno e non per servizi, personale od organizzazione.

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