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Cronaca

Doppio trapianto di midollo e fegato a un bambino è arrivato dal Venezuela, affetto da una rara sindrome

Redazione Quotidiano Piemontese

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Per la prima volta in Italia e tra le prime al mondo è stato effettuato con successo un doppio trapianto di fegato e di cellule staminali ematopoietiche su un bambino di otto anni affetto da sindrome di Iper-Ig M, presso la Città dela Salute di Torino. Si tratta di un bimbo che vive in Venezuela e che è affetto da una rara e grave forma di immunodeficienza, la sindrome da Iper-Ig M. In questo caso si tratta di un caso per ora unico e senza precedenti.  I genitori di Andrea hanno iniziato iniziano a cercare nel mondo un centro dove sia possibile affrontare un percorso così impegnativo e così rischioso per arrivare in Italia nella primavera del 2014, supportati dalla Cooperazione sanitaria ATMO, “Associazione per il Trapianto di Midollo Osseo”, in contatto con la Fundacion para el Transplante de Médula Osea in Venezuela.

Viene eseguita una valutazione congiunta delle due èquipes, dirette dal professor Mauro Salizzoni e dalla dottoressa Franca Fagioli, Direttori rispettivamente del Centro Trapianto di Fegato dell’ospedale Molinette e dell’Oncoematologia e Centro Trapianti dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

Si decide di eseguire per primo il trapianto d’organo, per consentire di affrontare il successivo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, che prevede una preparazione con chemioterapia e che necessita di adeguate funzionalità d’organo.

Nell’ottobre 2014 il bambino viene messo in lista d’attesa per il trapianto di fegato e nel marzo del 2015, presso le Molinette, viene sottoposto a trapianto di fegato, da donatore pediatrico dall’équipe del professor Salizzoni. Dopo pochi giorni in regime intensivo, viene trasferito all’ospedale Regina Margherita, reparto di Gastroenterologia, diretto dalla professoressa Cristiana Barbera.

A circa 30 giorni dal trapianto di fegato, Andrea viene sottoposto a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche midollari dalle dottoresse Elena Vassallo, Francesca Nesi, Paola Quarello e Massimo Berger. Il donatore è una donna americana compatibile. Dopo un periodo di isolamento, necessario per l’importante immunosoppressione, il bambino sta ora gradatamente ripredendo la sua quotidianità, insieme alla famiglia, ed è ora ricoverato presso l’Oncoematologia del Regina, diretta dalla professoressa Fagioli.

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