Cronaca
Ecco le sentenze per il caso della mummia di Borgo San Dalmazzo
Sono arrivate le sentenze per il caso della mummia di Borgo San Dalmazzo, Graziella Giraudo, la donna trovata mummificata la notte del 27 ottobre 2013, ma che l’autopsia ha chiarito essere morta nell’aprile del 1996. Un anno di reclusione per quattro famigliari, 4 mesi per una quinta parente, con sospensione condizionale della pena. Assoluzione piena invece per altre tre persone che erano state accusate di favoreggiamento. La sentenza è stata emessa oggi dal Tribunale di Saluzzo
Secondo il Pm, i famigliari non potevano non sapere e avrebbero aiutato Rosa a mantenere il segreto durante questi lunghi 17 anni. Le accuse erano di occultamento di cadavere per l’ex marito Aldo Pepino, il figlio Alfio, la figlia Dianora, il genero Valerio Allinio e sua sorella Elda Allinio. Per i coniugi Dianora e Valerio, il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno. Per gli altri tre parenti, la richiesta del Pm era stata di due anni, ma il magistrato ha dimezzato la pena per Aldo e Alfio Pepino, derubricando poi l’accusa nei confronti di Elda Allinio da “occultamento” a “concorso in occultamento di cadavere”: di qui la pena ridotta a 4 mesi. Assolti con formula piena, invece, gli altri imputati per favoreggiamento: Patrizia Parola di Borgo, Alessandro Godano di Centallo e Renato Olivero di Roccasparvera.
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