Ambiente
Comitato di controllo sul termovalorizzatore del Gerbido: “Bene i nuovi limiti per le emissioni, controlliamo vengano rispettati”
“Il Comitato locale di controllo accoglie con soddisfazione l’entrata in vigore dei nuovi limiti emissivi per la maggior parte degli inquinanti che vengono emessi dal termovalorizzatore del Gerbido”, è il commento dell’organismo che ha il compito di vigilare sul corretto funzionamento dell’impianto e sul rispetto degli stessi limiti emissivi al via libera ai nuovi limiti autorizzati.
Infatti, dalle ore 3 di sabato mattina 11 luglio, molti inquinanti emessi dal camino del termovalorizzatore del Gerbido dovranno rimanere sotto soglie molto più basse rispetto a quelle attuali.
Il Comitato ricorda anche che i nuovi limiti, molto più garantisti per la salute dei cittadini e dell’ambiente, sono il frutto delle richieste dei sindaci dei comuni dell’area di influenza del termovalorizzatore formulate in accordo con la Provincia di Torino nell’Autorizzazione integrata ambientale, il documento che regola il funzionamento del termovalorizzatore.
“I nuovi limiti sono tra i più stringenti d’Italia – ricorda il Comitato – e ora ci auguriamo che Trm abbia messo in atto tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali per poterli rispettare. Il Comitato continuerà a vigilare perché le emissioni restino al di sotto di queste nuove soglie”.
A questo proposito, anche il sito web del Comitato locale di controllo sul termovalorizzatore, www.comitatolocaledicontrollo.it , da oggi, adatta le proprie tabelle informative ai nuovi limiti emissivi per offrire ai cittadini la possibilità di verificare sempre il rispetto delle soglie.
I valori di: polveri, acido cloridrico, acido fluoridrico, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, carbonio organico totale, monossido di carbonio, ammoniaca, così come prevede la normativa nazionale, sono registrati in continuo dalla sala controllo di Trm e dall’Arpa, e vengono elaborati dai sistemi informatici ogni 30 minuti.
Le tabelle riportate sul sito www.comitatolocaledicontrollo.it rappresentano però la media giornaliera delle emissioni della giornata. Questa scelta è stata compiuta dal Comitato per rendere più facile la lettura dei grafici da parte dei cittadini.
Invece, per Ipa, diossine e furani, metalli come cadmio, tallio, mercurio, zinco e metalli pesanti, la misurazione avviene ogni 4 mesi mediante campionamento di un’ora dei fumi al camino.
Ai nuovi parametri dovranno essere adattate anche le tabelle mostrate nei totem informativi presenti nei municipi del Comuni dell’area di influenza dell’impianto.
Il Comitato ricorda anche che i limiti semiorari degli sforamenti consentiti annualmente dalla normativa ammontano a 60 ore complessive. Cioè gli sforamenti, se ci sono, devono essere molto limitati nel tempo e, sommati, non possono superare, appunto, le 60 ore l’anno.
Nel 2014, primo anno di esercizio, gli sforamenti sono sempre stati al di sotto di questa soglia temporale massima. Per la Linea 1 hanno raggiunto le 45 ore e mezza; per la Linea 2 le 54 ore; per la Linea 3 le 43 ore e mezza.
Per l’anno in corso, al momento, sembra prospettarsi un’ulteriore riduzione degli sforamenti.
“Confidiamo che anche con i nuovi limiti, molto più, bassi, il numero degli sforamenti continui a diminuire”, conclude il Comitato.
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