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Piemonte e Valle d’Aosta presentano Ubo, la nuova app (gratuita) per limitare lo spreco alimentare: consigli, ricette e lista della spesa

Franco Borgogno

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Regione Piemonte e Regione Autonoma Valle d’Aosta hanno deciso, nell’ambito delle iniziative di contrasto agli sprechi alimentari che insieme stanno conducendo da ormai più di un anno (risale al marzo 2014 la messa in rete di www.unabuonaoccasione.it), di realizzare un’applicazione per smartphone e tablet: si chiama Ubo e fornisce consigli e informazioni su come, dove e per quanto tempo conservare gli alimenti, ma anche su quali siano le giuste porzioni e dunque su quanto cibo dover acquistare e cucinare; a corredo notizie sulla stagionalità, spigolature sulle origini storiche e geografiche degli alimenti, ricette antispreco e infine la possibilità di comporre la “lista della spesa” su mobile.

L’ignoranza delle regole di corretta conservazione del cibo, infatti, viene unanimemente considerata come una delle principali cause di spreco alimentare nella fase del consumo domestico. Essa infatti contribuisce, sotto un duplice aspetto, a generare spreco: direttamente, perché conservare male può significare compromettere la salubrità del cibo e dunque non poterlo più consumare; indirettamente, perché non saper conservare genera insicurezza ed ansia che, a loro volta, possono far dubitare della salubrità di cibo ancora perfettamente commestibile e indurre a non più consumarlo.
Il target di questa iniziativa, di questa app è principalmente costituito da nativi digitali che, più di altre generazioni, hanno subito un impoverimento dei saperi tradizionali riconducibili all’ambito di ciò che un tempo si definiva “economia domestica”.
Consci della delicatezza delle questioni trattate e della necessità di conferire credibilità e autorevolezza alle informazioni date, le due Regioni hanno individuato nell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (che, ai tempi di “mucca pazza”, ha dimostrato di saper affrontare sul campo l’emergenza alimentare) il soggetto più idoneo a formare la parte prevalente del database.
E’ così nata un’applicazione che analizza oltre 500 alimenti (sia cotti che crudi, sia preconfezionati che sfusi, sia freschi che surgelati) e che rappresenta un unicum nel panorama nazionale.
L’App, compatibile con i sistemi operativi iOS e Android, è scaricabile gratuitamente qui.

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