Asti
Undici imprese piemontesi a New York per il Summer Fancy Food, alla conquista di nuovi clienti
Sono 11 le imprese piemontesi (di Asti, Biella, Cuneo, Novara e Torino) che partecipano all’edizione 2015 del Summer Fancy Food di New York dal 28 al 30 giugno. Alla 61^ edizione, la fiera è il punto di riferimento del mercato alimentare per tutto il continente americano. La partecipazione piemontese fruisce del supporto logistico-operativo del Progetto Integrato di Filiera (PIF) Piemonte Food Excellence gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e delle Camere di commercio del Piemonte, ed è realizzata con la collaborazione del Centro Estero Alpi del Mare.
La fiera è particolarmente interessante per le aziende più strutturate e già presenti sul mercato, che colgono questa occasione per incontrare i clienti e presentare le loro nuove produzioni. La delegazione piemontese ne conta alcune ‘storiche’ che tornano ogni anno, come i 3 colossi del del beverage, Acqua Sant’Anna (Fonti di Vinadio), Lurisia Acque Minerali e Lauretana, i 3 del dolciario, Nutkao, Bonifanti e Venchi o La Gallinella, che produce riso e sta riscontrando molto successo con la linea biologica. Tra le new entry di quest’anno, proprio nel comparto del dolciario c’è Galup, che sta rilanciando il marchio sui mercati esteri, e Dolceria Alba, azienda relativamente ‘giovane’, nata meno di 10 anni fa, che si sta rapidamente ritagliando un ruolo significativo nel comparto dei dolci surgelati per l’HO.RE.CA., con un crescente successo in tutto il mondo. Al debutto anche Clegor – produttore di olio ligure-piemontese e Mario Fongo, che cercherà di allettare il palato degli americani con i suoi rinomati grissini e lingue di suocera.
Il salone si connota per una notevole presenza di importatori americani in qualità di espositori, mentre la prevalenza di visitatori è costituita da operatori della grande distribuzione (Whole Foods, Dean & DeLuca, Kroger, Le Pain Quotidien ecc.), distributori dei vari stati, catene di ristoranti, singoli operatori (dettaglianti o ristoratori), che non sempre sono però in grado di importare direttamente.
I dati dell’edizione 2014 parlano di 24.100 operatori professionali in visita al salone. La superficie di circa 33.450 mq. è stata occupata da 2.730 espositori (di cui oltre il migliaio gli stranieri), in rappresentanza di 49 Paesi e circa 200.000 i prodotti presentati. Con 350 espositori quello italiano è tra i padiglioni che maggiormente hanno contribuito al successo della manifestazione. Moltissime imprese italiane espongono inoltre con i loro importatori, per cui il nostro Paese è da anni il più rappresentato al salone e il numero di aziende italiane che vi vorrebbero esporre cresce costantemente, mentre i coordinatori della partecipazione nazionale, ICE Agenzia e Universal Marketing, non riescono a soddisfare le richieste per indisponibilità di spazi.
L’export agroalimentare italiano verso gli Usa nel 2014 ha sfiorato quasi 3 miliardi di euro, con un incremento del 6,4% sul 2013 (fonte Federalimentare) posizionando il mercato d’oltre oceano saldamente al terzo posto tra i Paesi destinatari delle nostre esportazioni, dopo Germania e Francia. Numeri favoriti dal tasso di cambio dell’euro sul dollaro e destinati a aumentare se l’Europa riuscirà a ottenere condizioni vantaggiose nell’accordo di libero scambio con gli USA che, ancora in negoziato dal 2013, intenderebbe integrare i mercati europeo e statunitense riducendo i dazi doganali e rimuovendo numerose barriere non tariffarie (come le differenze in regolamenti tecnici, norme e procedure di omologazione, standard applicati ai prodotti ecc.).
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