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Cultura

Dal 9 settembre al 4 novembre arriva Torino Danza

Gabriele Farina

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19 spettacoli, 26 rappresentazioni, 5 prime nazionali, 7 coproduzioni, 15 compagnie ospitate provenienti diverse nazioni (Argentina, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Stati Uniti). Questi sono i numeri dell’edizione 2015 di Torino Danza, che prenderà il via il 9 settembre per concludersi il 4 novembre. Diretto da Gigi Cristoforetti e realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Danza propone quest’anno, accanto agli spettacoli più tradizionalmente coreografici, performance che ibridano la danza con suggestioni teatrali, cinematografiche, poetiche o circensi, accogliendo perfino influenze hip-hop e sperimentazioni in 3D.

Un festival articolato e suggestivo che si apre con Kiss & Cry di Michèle Anne De Mey e Jaco Van Dormael, una favola moderna a metà tra cinema e danza, e che vede protagonista Alain Platel con una nuova e ancor più straordinaria tappa della sua avventura umana e artistica, stavolta sostenuta da una quarantina di musicisti. Sasha Waltz, regina della coreografia contemporanea, presenta Impromptus uno dei sui capolavori. Per chi invece non ama rinchiudersi nei confini di una disciplina ecco Kamp di Hotel Modern, un racconto che illumina il lato oscuro dell’uomo, con invenzioni visive altrettanto stupefacenti.

Troviamo poi una danza “danzata”, come potremmo dire per rimarcare la forza dinamica e pura delle linee interpretative di Andonis Foniadakis e Michele Di Stefano con Aterballetto; o una danza ibridata con l’acrobazia, nella virtuosistica e misteriosa apparizione dei 22 interpreti della Compagnia XY. E non mancano quest’anno sorprese e giochi visivi, come nello straordinario incontro di hip-hop e proiezioni in 3D dei Käfig, uno dei momenti più spettacolari del festival; o nel piccolo e prezioso Chut di Fanny de Chaillé. Maestra nel mescolare impianto visivo, musica e gesto è anche la giovane Louise Vanneste, a Torino per la prima volta. L’edizione 2015 prevede inoltre una qualificata e curiosa presenza nazionale con l’indagine della coreografia italiana in prospettiva storica, grazie al
progetto RIC.CI ideato e diretto da Marinella Guatterini, che presenta Valeria Magli e riscopre danze futuriste grazie a Silvana Barbarini, oltre che con una nuova produzione del giovane Daniele Ninarello. Alessandro Sciarroni, con una partita di pallamano giocata nel buio del deficit visivo, analizza una disciplina sportiva rivolta a non vedenti e ipovedenti e Leonardo Cuello, con la sua compagnia, ci fa immergere in un genere popolare e amato come il tango.

E, per finire, Torinodanza propone una serata speciale che accomuna Benjamin Millepied – celebre per la sua innovativa direzione del ballo all’Opéra di Parigi e per le coreografie cinematografiche de Il cigno nero – e il grandissimo William Forsythe, con uno dei suoi capolavori.

Per tutti i dettagli ed il programma vi rimandiamo al sito di Torino Danza.

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