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Per la prima volta in Italia il documentario sulle violenze dello Stato Islamico: venerdì 22 a Torino, si parla di diritti negati e guerre

Redazione Quotidiano Piemontese

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humaRightsSecondo l’Onu la stragrande maggioranza delle vittime delle guerre odierne si riscontrano tra i civili, per lo più donne e bambini. In particolare le donne possono essere esposte a violenze sessuali ripetute e particolarmente cruente, talvolta messe deliberatamente in atto per ottenere obiettivi militari o politici. Il ricorso allo stupro come arma bellica è solo uno dei temi che saranno affrontai durante l’incontro pubblico dal titolo ‘Human rights and war. Diritti negati nei contesti di conflitto’ in programma venerdì 22 maggio al Circolo dei Lettori alle 21. Organizzato da ‘L’ambulanza dal cuore forte Onlus’, associazione nata nell’estate del 2013 su impulso della fotoreporter Andreja Restek e di un gruppo di giornaliste torinesi, l’evento si propone di accendere i riflettori sulle numerose situazioni di conflitto (tensioni sociali, guerre, civili e non, terrorismo) in cui la negazione dei diritti umani è sistematica. Ne parleranno, per la prima volta in Italia, tre personalità di spicco del panorama internazionale: Lauren Wolfe, direttrice di ‘Women Under Siege’ (Donne sotto assedio), un progetto giornalistico del Women’s media Center di New York che si occupa della diffusione della violenza sessuale nei conflitti; Peter Bouckaert, direttore delle Emergenze di Human Rights Watch, esperto di crisi umanitarie e a capo, negli ultimi anni, di numerose commissioni d’inchiesta sui crimini di guerra in Medio Oriente, nei Balcani e in Africa; Medyan Dairieh, giornalista anglo-palestinese che per primo ha raccontato con un ‘documentario’ unico il modo di operare del sedicente Stato Islamico, grazie alla sua esperienza di tre settimane all’interno dell’esercito del Califfato a Raqqa. Documentario (di cui durante la serata sarà mostrato un estratto) che gli è valso il premio ‘Frontline Awards 2014’.
A moderare il dibattito sarà Giorgio Levi, presidente del Centro Studi sul giornalismo ‘Gino Pestelli’.
L’ambulanza dal cuore forte è un’associazione senza fine di lucro, nata da una promessa fatta dalla fotoreporter Andreja Restek quando andò in Siria, nell’autunno 20120, documentando l’impatto della guerra sulla popolazione civile. Tornata in Italia, grazie a una rete di colleghe torinesi intorno a cui si è costituita la onlus, la reporter ha dato vita a una gara di solidarietà e nell’estate seguente ha consegnato personalmente un’ambulanza piena di farmaci, raccolti nelle farmacie comunali di Torino, all’ospedale Dar-Al Shifaa di Aleppo. L’anno successivo, l’associazione ha realizzato un nuovo progetto: ‘Una casa per Amir’, che ha permesso di mettere insieme i fondi necessari a trovare alloggio a 16 rifugiati siriani in fuga dal conflitto.

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