Cronaca
Terremoto in Nepal, il torinese Edoardo Nizza racconta il dramma via sms
La situazione in Nepal dopo il terremoto di sabato si fa sempre più tragica. Il numero delle vittime sale di ora in ora ha già superato le 3600. Al momento, sono cinque gli italiani dispersi. Molti gli europei che si trovavano in Nepal al momento del cataclisma e anche diversi italiani. Per fortuna, molti di loro stanno bene e sono riusciti a mettersi in contatto con le famiglie, nonostante le difficoltà di comunicazione. Come ha fatto Edoardo Nizza, torinese, che era partito per il Nepal da solo per l’ennesimo viaggio, lui che è appassionato di trekking e montagna. Ha scritto via sms alla moglie Antonia e ad alcuni amici di Torino, dicendo: “Sto bene, ma non riesco a mettermi in contatto con nessuno. Qui manca l’acqua e fra poco andrà via anche la corrente elettrica. Nessuno ci ha chiamato, non sappiamo come riuscire a tornare. Non c’è neanche da mangiare, per ora ci siamo arrangiati con banane e cioccolato che abbiamo trovato”.
Edoardo si trova a Kathmandu, presso un hotel nel quale alloggiano molti turisti occidentali. In altri messaggi inviati ai conoscenti torinesi, Nizza fa sapere che “La situazione è drammatica, medici e infermieri sono venuti dagli ospedali per chiederci se abbiamo delle medicine, perché loro non ne hanno. Ci sono nuove scosse e sono molto forti”. Edoardo Nizza non è il solo piemontese bloccato in Nepal: anche il veterinario di Pinerolo Valter Perlino e l’infermiere cuneese Sebastiano Dalmasso, sono stati sorpresi dal terremoto durante la scalata al Shisha Pangma, uno dei 14 “otto mila” che si trovano fra Nepal e Tibet. Anche loro si sono messi in contatto con famigliari e amici per far sapere che stanno bene.
La situazione in Nepal resta di massima allerta in quanto gli esperti hanno detto che è possibile che nelle prossime ore e nei prossimi giorni, si possano verificare altre scosse forti anche come quella di sabato.
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