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Cronaca

Uber, il giudice di pace da ragione al servizio: “La legge deve regolamentare il servizio”. Fassino scrive al ministro Delrio

Redazione Quotidiano Piemontese

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uberArriva una sentenza importante e che sicuramente farà discutere nell’ormai caldissima questione che riguarda Uber (l’applicazione che permette a chiunque di registrarsi come autista e di scarrozzare persone qua e là per la città i passeggeri) e che sta scatenando le proteste furiose dei taxisti. Un giudice di pace a Torino ha infatti annullato una multa inflitta nel dicembre scorso dai vigili (oltre al sequestro del mezzo, anch’esso annullato) a un’autista. Secondo il giudice, infatti, questo servizio non può essere parificato ai taxi e quindi essere ritenuto abusivo: “Prima diapplicare eventuali sanzioni – ha sentenziato il giudice – il servizio, che sfrutta le nuove tecnologie, andrebbe disciplinato”.

A chiedere un’intervento del governo è il sindaco di Torino Piero Fassino: “Ritengo urgente un’iniziativa del Governo volta a definire certezze normative e operative che consentano alle Amministrazioni comunali di regolare il servizio taxi in modo adeguato, non penalizzando gli operatori del settore e evitando l’insorgere di dannose tensioni”. E’ un passaggio della lettera di Fassino al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, dopo le proteste dei tassisti contro Uber. “Una situazione resa critica – scrive – da provvedimenti difformi della giustizia”.

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