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Alessandria

Terzo Valico, entro oggi gli espropri ad Arquata Scrivia. Si temono scontri con i No Tav

Redazione Quotidiano Piemontese

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no tavNon è ancora terminata l’odissea che riguarda gli espropri di terreni del Terzo Valico, nella zona di Arquata Scrivia. In queste ore, gli occhi sono puntati sul terreno di Radimero, che si trova proprio a fianco del cantiere e del presidio permanente No Tav. Su questa porzione di terra, dovrebbe essere posizionata la “talpa”, lo speciale macchinario che ha il compito di effettuare lo scavo per la galleria di valico che farebbe parte della linea ferroviaria fra Genova e Tortona.

Il Cociv, Consorzio costruttore del Terzo Valico, ha previsto per questa mattina la presa di possesso del terreno. Ovviamente, la preoccupazione cresce di ora in ora per quelle che potrebbero essere le conseguenze, dato che i No Tav sono pronti a resistere per evitare l’esproprio. Si teme che si possano ripetere gli episodi del luglio 2014, quando fra Gavi e Serravalle vi furono duri scontri fra manifestanti e forze dell’ordine.

Il tentativo di esproprio dura ormai da tre anni. Lo scorso novembre, per evitare ulteriori scontri, il Cociv aveva deciso di rinunciare alla presa di possesso, che ora però pare inevitabile, in quanto i lavori devono proseguire.

L’attività a Radimero è ferma da tempo, in quanto le ditte sub appaltatrici hanno abbandonato il cantiere sostenendo di non essere state pagate dal Cociv. Alla fine, è stato raggiunto questo accordo: 2,5 milioni alle imprese entro settembre e sgombero dell’area entro oggi.

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