Cronaca
Spacca il braccialetto elettronico e si costituisce: meglio il carcere dei parenti
Un uomo di 50 anni si è presentato dai carabinieri con in mano il braccialetto elettronico spaccato ed ha chiesto di poter tornare in carcere perchè la convivenza forzata con i parenti (era agli arresti domiciliari) era per lui diventata insopportabile. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri di Savigliano, dove risiede, per tentato omicidio nel luglio scorso, dove aver accoltellato un vicino durante una lite. La sua condanna per tentato omicidio era stata di otto anni di reclusione. Inizialmente scontata in carcere e poi commutata in arresti domiciliari con braccialetto elettronico a casa di un familiare a Savigliano. La convivenza è però risultata insopportabile. Quando ha spaccato il braccialetto elettronico è scattato l’allarme e i carabinieri si sono messi immediatamente alla sua ricerca, ma prima che lo trovassero si è presentato lui in caserma chiedendo di essere tradotto in carcere. Pochi giorni fa un caso simile si era verificato a Vercelli.
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