Cronaca
Vertice in prefettura a Torino: le misure per la sicurezza durante la Sindone
Vertice questa mattina, in Prefettura, sul tema della sicurezza durante l’Ostensione della Sindone. Alla riunione hanno partecipato i responsabili del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubbliche, presieduta dal Prefetto Paola Basilone. In una nota, il Comitato per l’ostensione della Sindone “in riferimento al problema della sicurezza che in questi giorni emerge di frequente nei mass media e tra la gente per la partecipazione a grandi momenti popolari come l’Expo milanese o l’ostensione della Sindone” ha precisato alcuni punti:
Non da ieri – Il sistema di sicurezza per l’Ostensione della Sindone è stato pianificato da tempo e viene costantemente aggiornato in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubbliche presso la Prefettura. Il Comitato organizzatore dell’Ostensione è in contatto permanente col sistema delle forze dell’ordine, in un clima di massima collaborazione.
In tutta Italia – Le misure assunte a Torino per l’ostensione non sono «eccezionali» ma allineate con il piano nazionale di sicurezza per quanto riguarda i grandi eventi. Merita ricordare che da tempo si entra nella basilica di San Pietro in Vaticano, come in molte altre sedi di avvenimenti religiosi e culturali, passando attraverso i «metal detector» e sottoponendosi ai relativi controlli.
Nell’area dell’Ostensione – Nell’area dell’ostensione saranno attivi i consueti servizi di vigilanza e sicurezza delle forze dell’ordine che, come nelle ostensioni precedenti, non hanno mai interferito con il normale svolgimento del pellegrinaggio. A tale servizio si affianca la rete di sorveglianza predisposta dal Comitato, e il sistema di accoglienza dei Volontari (giacchette viola, servizi sanitari, ecc.), che accompagna in modo capillare i visitatori lungo l’intero percorso. Il massimo impegno del dispositivo è rivolto affinché l’evento possa svolgersi nella più assoluta tranquillità e serenità per tutti.
Le indicazioni di sicurezza per l’ostensione sono in tutto analoghe alle normative in vigore per i «luoghi sensibili», in Italia e in Europa. Ci saranno all’ingresso i controlli con il sistema dei metal detector e il tunnel a raggi X per l’ispezione bagagli. Si consiglia di non portare zaini e bagagli troppo voluminosi. Non sono ammessi al percorso: armi da fuoco, coltelli o lame di genere non consentito, aste o bastoni, esclusi i presidi sanitari e ombrelli, bottiglie di vetro e lattine, sostanze infiammabili, esplodenti o corrosive, bombolette spray, qualsiasi strumento atto ad offendere (artt. 42 TULPS e 585 c.p.).
La «cultura dell’accoglienza» – Alla “cultura della paura” alimentata da motivazioni non sempre ragionate e argomentate, dobbiamo opporre la “cultura dell’accoglienza”. Celebrare l’Ostensione della Sindone con serenità significa anche dire no a chi, con la violenza e la paura, vuole imporre una visione «terroristica» del mondo e limitare i diritti e le libertà dei cittadini. La visita alla Sindone è un «pellegrinaggio di pace», e può diventare anche un modo per testimoniare questa volontà di rifiuto assoluto della violenza.
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