Piemonte
Sciopero treni in Piemonte venerdì 10 aprile dalle 9 alle 17 contro newco Trenitalita-Gtt
Venerdì 10 aprile, dalle 9 alle 17, i lavoratori della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia incroceranno le braccia per dire no alle nuove procedere di gara del Trasporto regionale e alla costituzione della Newco Trenitalia-Gtt. Lo sciopero di otto ore, proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasposrti, Ugl Trasporti, Fast e OsSA, interessa circa 2.500 addetti dei settori mobile, officina, manutenzione, biglietteria e uffici. Secondo i sindacati “il frazionamento in lotti e la potenziale presenza di tre diverse aziende di trasporto ferroviario, risponde solo all’esigenza della Regione di fare cassa e sopperire alla esiguità delle risorse pubbliche stanziate a livello nazionale e regionale per il TPL (Trasporto Pubblico Locale)”. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Regione. “Andiamo avanti sulla strada tracciata – ha sottolineato Sergio Chiamparino – mantenendo molto ferma la rotta che abbiamo scelto. Le nostre non sono decisioni frutto di improvvisazione o per fare cassa, ma sono scelte precise che hanno l’unico obiettivo di migliorare le procedure competitive, le uniche che conosco per capire chi possa fare meglio a prezzo uguale o minore. Non mi sembra inoltre che dalle organizzazioni sindacali siano arrivate proposte alternative al lasciare tutto così com’è”.
Da parte loro, le sigle sindacali hanno spiegato le ragioni dello sciopero in un lungo comunicato:
La Regione Piemonte con delibera n. 24/2014 ha posto le basi per l’avvio di procedure di gara volte all’affidamento dei servizi sulla rete ferroviaria regionale piemontese suddividendoli in tre lotti: lotto 1 SFM Torino, bacino metropolitano; lotto 2 SFR Piemonte, bacino centro-nord; lotto 3 SFR Piemonte, bacino centro-sud.
Le segreterie regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasposrti, Ugl Trasporti, Fast e OsSA ritengono che tale scelta avrà inevitabili ricadute sulla qualità e quantità del servizio, sui livelli e le tutele occupazionali del settore.
“Contrariamente a quanto auspicato dalla Regione – spiegano in un volantino i sindacati – il frazionamento in lotti e la potenziale presenza di tre diverse aziende di trasporto ferroviario, risponde solo all’esigenza della Regione di fare cassa e sopperire alla esiguità delle risorse pubbliche stanziate a livello nazionale e regionale per il TPL (Trasporto Pubblico Locale), senza un reale beneficio per gli utenti.
Il 19 gennaio 2015 è stata poi sottoscritta una lettera di intenti tra Trenitalia e GTT finalizzata alla costituzione di una Newco a cui la Regione affiderebbe direttamente la gestione del nodo di Torino, rimandando la gara a un momento successivo, solo per il lotto 1, in modo da consentire a eventuali competitors interessati di poter concorrere all’aggiudicazione del servizio”.
Tale operazione – che si sta definendo senza alcun coinvolgimento da parte delle organizzazioni sindacali regionali e in assenza delle necessarie informazioni – rende di fatto irreversibile la procedura di gara su tre lotti, con ricadute sul personale che transiterà nella Newco in quanto, in assenza di clausole sociali concordate, non avrà certezza sul tipo di Ccnl che gli verrà applicato né tantomeno sulla tipologia di contratto con cui verrà assunto nella nuova società (viste anche le recenti modifiche introdotte dal governo alla normativa sul mercato del lavoro – Jobs act e contratto a tutele crescenti – e, infine, avrà ricadute anche sul personale dell’indotto ferroviario.
Le Segreterie regionali di Cgil, Fit-Cisl, UilTrasposrti, Ugl Trasporti, Fast e OsSA, esprimendo forte preoccupazione per lo scenario che si va delineando, hanno attivato il 13 febbraio scorso le procedure di raffreddamento nei confronti della Divisione Passeggeri Regionale.
Trenitalia, ignorando la richiesta di informazioni e le preoccupazioni espresse per il futuro dei lavoratori interessati, ha preferito non convocare nel merito le segreterie regionali. I sindacati hanno allora deciso di proclamare una prima azione di sciopero per esprimere il dissenso sulle procedere di gara e la frammentazione in lotti del servizio ferroviario del Piemonte che produrrà diseconomie e disagi per la mancanza di sinergia del ciclo produttivo, delle manutenzioni, dell’integrazione tariffaria e dell’integrazione con i servizi della rete nazionale e delle altre modalità di trasporto; sulla costituzione della Newco e l’affidamento diretto a quest’ultima del solo nodo ferroviario di Torino, che confermerebbe la frantumazione del lotto unico con conseguente procedura di gara per i restanti due lotti (Piemonte Centro-Nord e Centro-Sud) e sulla politica della Regione Piemonte, assecondata da Trenitalia che avrà inevitabili ricadute su tutti i lavoratori della DPR Piemonte e sui lavoratori degli Appalti dell’indotto del Trasporto Regionale.
“Vogliamo difendere il livello e la dignità occupazionale in Piemonte – dicono i sindacati che hanno promosso la protesta – difendere e aumentare l’efficienza del sistema di trasporto regionale e dare un forte segnale alla Regione e all’Azienda”.
Nella giornata di mercoledì 8 aprile i sindacati organizzano un volantinaggio per informare e sensibilizzare l’utenza nelle stazioni di Alessandria, Asti, Cuneo e Novara.
Nelle stazioni di Torino Porta Nuova, Torino Lingotto e Torino Porta Susa, il volantinaggio si svolgerà dalle ore 07.30 alle ore 09.30.
Nella giornata di giovedì 9 aprile si terrà al Dopolavoro Ferroviario di Torino, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, un’assemblea che coinvolgerà l’intero personale del Gruppo FS e dell’indotto ferroviario.
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