Cronaca
Torino, operaio licenziato per le continue burle ad una collega
Licenziato per uno scherzo, lungo e reiterato, alla collega. E’ costata cara la sua burla ad un operaio torinese, dipendente di una società dell’indotto Fiat Chrysler Automobiles, che per un periodo di sei mesi, circa ha inserito spazzatura, di solito cartacce, in alcuni tubi che la collega, addetta al controllo prodotti, doveva visionare per evitare che tale spazzatura finisse in produzione ed entrasse a far parte dell’articolo finito. Cosa che avrebbe potuto ledere anche l’immagine dell’azienda. Lo scherzo, riproposto quasi tutti i giorni, ha esasperato la lavoratrice che ha denunciato, così i fatti ai propri superiori e l’uomo è stato licenziato. Lui, però ha ritenuto la misura disciplinare eccessiva e si è rivolto al tribunale torinese, sezione Lavoro, ma il giudice ha dato ragione alla ditta e gli ha anche contestato un danno di 600 euro. L’operaio, a tal punto, ha fatto ricorso e, dopo un anno, la Corte d’Appello gli ha dato ragione disponendo il reintegro a lavoro.
Nel frattempo, però anche l’azienda ha fatto la sua mossa e si è appellata alla Cassazione. Quest’ultima ha ridato ragione alla ditta e, pur considerando le intenzioni del lavoratore non intenzionate a provare danni, ha rinviato tutto alla Corte per un altro giudizio, visto che, quando agiva, l’ex dipendente era consapevole di causare disagi alla collega, soprattutto se non avesse individuato i rifiuti, e al suo stesso datore di lavoro.
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