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Testamento biologico: in Piemonte su 3 milioni di abitanti depositate solo 18 mila Disposizioni anticipate di trattamento

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In Piemonte su 3 milioni e 383 mila residenti, sono state depositate 18 mila e 091 Disposizioni anticipate di trattamento, di cui solo 16 mila e 512 inserite in banca dati: in altri termini solo un/a piemontese su 159 ha depositato le proprie indicazioni.

Dall’entrata in vigore della legge sulle disposizioni anticipate del trattamento in caso di particolari situazioni sanitarie (articolo 4, Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018), solo lo 0,4% degli/lle italiani/e ha depositato presso il proprio Comune le proprie volontà (dati dell’Associazione Luca Coscioni, raccolti da Matteo Mainardi e Alessandro De Luca). In più restano molti i Comuni piemontesi e italiani che non hanno inserito le Dat ricevute nella banca dati, sommergendo di fatto tutti/e i/le residenti che hanno depositato il modulo.

Secondo l’Associazione Coscioni questi dati bassi sono dovuti all’assenza di una vera campagna di sensibilizzazione da parte del Ministero della Salute. Questa tuttavia non rientra nelle possibilità di una scelta politica, ma si tratta di una mancata applicazione delle disposizioni della legge stessa. Al comma 8 si legge infatti che “Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministero della salute, le regioni e le aziende sanitarie provvedono a informare della possibilità di redigere le DAT in base alla presente legge, anche attraverso i rispettivi siti internet.”

A fronte di queste criticità che ostacolano la diffusione di una pratica sanitaria approvata da parecchi anni dal Ministero, Marco Cappato e Filomena Gallo (tesoriere e segretaria dell’Associazione Coscioni) hanno intenzione di interrogare la pubblica amministrazione: “Abbiamo chiesto ufficialmente un incontro anche all’attuale Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per parlare di questo e altri temi cruciali legati alle libertà fondamentali e al diritto alla salute.”

Nel frattempo fino a domani (venerdì 3 febbraio) è disponibile la campagna di sensibilizzazione sul biotestamento, telefonando al Numero Bianco sul fine vita 06 9931 3409. L’iniziativa, sempre promossa dalla Coscioni, prevede anche la messa a disposizione di un video narrato da Giobbe Covatta dal titolo “Il biotestamento spiegato agli adulti” (realizzato da Simona Angioni e Giovanni di Modica) attraverso cui si spiega l’importanza del proprio testamento e le modalità per effettuarlo.

“Ci sostituiamo ancora una volta allo Stato, – si legge in una nota informativa dell’Associazione – coi mezzi a nostra disposizione, nel realizzare una campagna di informazione su uno strumento di libertà fondamentale, ma finora tenuto nascosto dal Ministero della Salute dei Governi che si sono succeduti in questi 5 anni.”

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